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Intanto un gruppo musicale affiatato ed efficace, formato da Goffredo Rontini, voce e chitarra, Stefano Morozzi, chitarra e voce, Francesca Morozzi, flauto e voce, Andrea Sciarra, percussioni che hanno eseguito una quindicina di brani del cantautore genovese. E li hanno eseguiti parecchio bene, con arrangiamenti originali e con interpretazioni suggestive e anche innovative, di ottimo livello.
Ma la serata non si è basata solo su un concerto. Il filo conduttore lo ha tenuto la padrona di casa, che nel suo atelier ha allestito una mostra speciale –che sarà poi ufficialmente aperta a settembre- interamente dedicata a Fabrizio De André. Marianini ha raccontato del suo amore, di lunga data per l’opera del cantautore, fonte di ispirazione per 26 suoi quadri, nel quale la pittrice ha trasfuso i temi principali della poetica di De Andrè.
E si è soffermata su ciascuno dei quadri presenti, spiegandone l’origine, la tecnica, il significato, in una lezione dove storia dell’arte, mitologia, filosofia, religione affioravano di continuo, in modo semplice e al tempo stesso profondo, ed anche con una reale partecipazione valoriale ed emotiva.
Irene De Vito
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 31 maggio 2018
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