La mostra presenta, in dodici pannelli, le leggi ed i contenuti dell’insegnamento destinato alle bambine e di come attraverso questo insegnamento si voleva formarne il carattere, guidarne i comportamenti e radicare in loro precisi principi morali.
Cento anni di scuola cominciati nel 1860 già un anno prima che si realizzasse l’unità dell’Italia con i programmi ed i regolamenti delle scuole primarie, fino agli anni 50, quando la produzione industriale cominciava ad offrire prodotti a minor costo di tempo e di moneta. Allora non fu più necessario produrre in casa gran parte dell’abbigliamento per i famigliari, e in molti casi di produrre anche il filato necessario per i tessuti o per la realizzazione di vestimenta di lana o cotone fatti a maglia, ed anche per creare merletti o ricami per la biancheria o degli abiti femminili.
Molte immagini, libri, oggetti, prodotti di bambine accompagnano il percorso.
Alla mostra si collegano poi delle attività “A veglia” che si svolgono tutti i mercoledì, dalle 21.00 alle 23.00 a partire da mercoledì 31 luglio fino al 28 agosto. Il 31 luglio sarà una Veglia in cui si racconteranno “i problemi di matematica e i lavori donneschi”; “i lavori femminili tra utilità e morale”; “le classi femminili al servizio dei soldati al fronte nella prima guerra mondiale”. Mentre per i quattro mercoledì di agosto durante le veglie signore esperte insegneranno a fare ricami, ad usare i ferri e l’uncinetto. Per queste attività sarà necessario iscriversi ai via mail ( o qui) o telefonando ai numeri 328.4778762 oppure 338.1545048.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 23 luglio 2019