• Belmonte Alta Valle del Diaterna posto su di un rilievo al centro dell’atta Valle del T.Diaterna (Sanica). Controllava il collegamento tra la valle dell’Alto Santeno e la Romagna attraverso la valle del Sillaro. Nel 1332 il piviere di Bordignano, con Belmonte, Caburaccia, Peglio, ecc. si sottomette ai fiorentini, ma soltanto nel 1350 gli Ubaldini di Bordignano aboliranno i bandi medievali e diventarono cittadini di Firenze. Sembra che nel 1273 il Comune di Firenze demolisse la rocca (Berardi-Cassi), ma nel 1378 si parla ancora di una cessione forzata, da parte degli Ubaldini, della Rocca di Belmonte e della Rocca Buna, quali distretti vassalli dei castelli delle Piagnole e di Lozzole, già venduti a Firenze da Andrea e Ugolino di Ottaviano degli Ubaldini.

  • Bordignano, Alta Valle del Diaterna Cà Magiore e Rio Cornacchiajo, nel 1332, vennero all’ubbidienza della Repubblica fiorentina, la quale accordò a quei popoli privilegj ed esenzioni per dare animo agli altri schiavi degli Ubaldini d’imitarne l’esempio. BORDIGNANO
    Si ha notizia del luogo dal XIII sec.. Compare nel diploma imperiale di Federico II confermato nel 1220 agli Ubaldini con Camaggiore e Cornacchiaia. Nel 1296 appare registrato nel contado fiorentino: Sesto di Porta Duomo. Ma solo 1326 Mainardo Novello vende al Duca di Calabria, Signore di Firenze, i suoi diritti su Bordignano.
    Bordignano, Cà Magiore e Rio Cornacchiajo, nel 1332, vennero all’ubbidienza della Repubblica fiorentina, la quale accordò a quei popoli privilegj ed esenzioni per dare animo agli altri schiavi degli Ubaldini d’imitarne l’esempio. – A conservare liberi e franchi costà i nuovi distrettuali del contado fiorentino, la Repubblica ordinò la fondazione del castello di Firenzuola, cui sino dalla sua origine (1333) aggregò i Comuni di Tirli e di Bordignano, concedendo loro nel tempo medesimo un civile statuto redatto da sei distinti giureconsulti: cioè, da Bartolommeo da Castelfiorentino, Coppo di Borghese, Guido di Guazza, Spinello da Mosciano, Benincasa Folchi, e Lottieri da Filicaja. (P. ILDEFONSO, Delizie degli Eruditi, T. XII).
    L’antica pieve di Bordignano era matrice di sei popoli; 1. S. Cristina e S. Giorgio a Castel vecchio; 2. S. Maria di Caburaccia, prioria; 3. S. Niccolò a Culcedra, riunito nel 1784 al popolo di Caburaccia; 4. SS. Jacopo e Cristoforo a Visignano; 5. S. Lorenzo al Peglio; 6. S. Zanobi a Pietra Mora, ora Pietra Maltesca, annesso alla pieve.
    Ancora nel 1350 Bordignano, assieme a Motegemmoli e Montecoloreto i Fiorentini lo devono riconquista a Maghinardo Novello.

  • Ca’ Buraccia Alta Valle del Diaterna Giace sulla giogaia dell’Appennino, 4 miglia toscane all’oriente di Pietramala sull’antica via Imolese, là dove nel 1361 tennero campo i Bolognesi per ricevere dai Fiorentini per il giogo di Scarperia provvisioni di vitto e di guerra: stanteché gli Ubaldini avevano chiuso e dominavano i più frequenti passaggi della montagna. (M. VILLANI, Cronac. Fior.).

  • Caprile Valle del Santerno (Brento Sanico) Una rocca degli Ubaldini del Mugello, di cui restano poche vestigie in un poggio oggi denominato Poggio Acuto, sul versante del Monte Caprile del fiume Santerno. Già nella parrocchia e poco distante dalla chiesa di S. Biagio a Brentosanico, piviere di Camaggiore,

  • Carpino Alta Valle del Diaterna (castellare) erroneamente individuato, ora confuso con Castelvecchio (cfr. m.10) ora con il Castellare (confr. n.8)

  • Castel Guerrino, Crinale Mugello-Valle del Santerno Un saliente posto a fianco del Passo de La Vecchia (già Fonte Manzina) sul cui fianco sinistro era posta una rocca (bastia) degli Ubaldini a guardia del valico che collegava il castello di Montaccianico, con quello di Montegemoli presso Cornacchiaia. Appartenente a Gotizio Ubaldini nel 1043, demolito dai fiorentini nel 1359, poi temporaneamente rifortificato da Giovanni Ubaldini nel 1402 al soldo del Duca di Milano.

  • Castellaccio della Colla Confluenza T.Rovigo – F. Santerno (Coletta) Fortificazione posta alla confluenza del T.Rovigo con il Santerno della quale restano le vestigia di una cisterna voltata. Identificato con lo scomparso Castello di Filiccione (L.Cammell)

  • Castellare Crinale sul basso Diaterna (Castello del Carpino) Colonica dopo il valico del Peglio sul T.Dieterna e sul cui retro vi è un saliente con tracce di antiche murature. Si ricorda la presenza di una cisterna ora coperta dalla strada di accesso all’abitato.

  • Castellione Media Valle del Santerno

  • Castel Vecchio Alta Valle del Diaterna Il Repetti nel suo dizionario lo individua come castellare con chiesa parrocchiale di S.Gioirgio, nel piviere di Bordigano, cui fu un tempo aggregata. Situato sopra il vertice di un poggio alle prime fonti del torrente Diaterna di Visignano. Non sa dire, se al castellare di Castelvecchio riferisca il castello di Carpino del piviere di Bordignano venduto nel 1228 dal signore del castello di Visignano ad Albizzo di Ugolino di Albizzo degli Ubaldini. – (LAMI, Mon. Eccl. Flor. T. IV. p. 4.).

  • Castiglioncello Media Valle del Santerno Antico borgo da tempo abbandonato, oggi famoso agli escursionisti, posto su uno sperone sopra il Santerno, difronte alla frazione di Moraduccio sul confine tra Toscana e Romagna e perciò a lungo posto di dogana o pedaggio. Da Rocche e Castelli di Romagna [347], risulta fin dal 1107 soggetto alla Chiesa imolese, che nel 1181 lo cedeva agli Aloisi di Castel del Rio. Gli Ubaldini, in guerra con il Comune di Firenze, se ne impadronirono ma furono presto scacciati dai Fiorentini che nel 1371 lo resero agli Aloisi.

  • Castro S.Martino Alta Valle del Santerno nel cui mandato rientrava anche il famigerato passo dell’Osteria Bruciata. Nei cui pressi si trovava lo spedale di Fonte Manzina, ospizio per i viandanti che attraversavano l’Appennino.

  • Cavrenno Alta Valle dell’Idice Sperone roccioso al centro dell’alta Valle dell’Idice, sotto il Passo della Raticosa e sull’antico tracciato che univa Firenze e Bologna. Appartenuto sin dal 1117 agli Ubaldini, confermato nell’editto di Federico II del 1220. Più volte citato in documenti storici, fu più volte assediato, preso o ceduto tra Bologna, gli Ubaldini e Firenze. Quest’ultima pochi anni dopo 1479 lo demolirono. Restano pochi ruderi e la bocca della cisterna.

  • Cepeda (Ceppeto), Media Valle del Santerno Posto in destra del Santerno a fronte alla Chiesa di San Pellegrino, sul crinale limitrofo alla località Castellina. Probabile allodio de La Castllina o Castellione. Gruppo di abitazioni abbandonate di antica fattura. Resta un recinto fortificato a bastione a strapiombo sulla sottostante T.Ceppeta. Già di Ottavino Maghinardo da Susinana, ceduto alla Repubblica Fiorentina nel 1371 ripreso dai suoi discendenti, fu oggetto di una guerreggiata disputa con Firenze.

  • Coloreta (Mote), Massiccio Centrale tra il T. Diaterna e la Valle del Santerno Una delle montuosità dell’Appennino di Firenzuola dove fu una forte rocca che la Repubblica Fiorentina nel 1350 conquistò agli Ubaldini. Nei pressi di questo saliente sembra passasse l’antica strada per Imola, che toccava il Caprile e Brento Sanico già sede di vicariato. Il Castello sarà tenuto e mantenuto a lungo da molti vicari fiorentini per tutta la seconda metà del XIV sec..

  • La Bastia (Cimone della Bastia o Roncaccio) Crinale tra La Valle del Santerno e la Valle del Senio Strategica fortificazione su un’antica via che portava a Faenza, crinale spartiacque tra la Valle del Santerno e la Valle del Senio domini di Maghinardo Pagani da Susinana, un ramo degli Ubaldini

  • La Rocca (Castello della Selva Loc. Traversa) Alta Valle del Santerno
    “Castello La Rocca”, oggi lussuoso resort turistico, ha visto la proprietà di importanti famiglie: Visconti, Gerini, Torlonia ed è citato insieme al prossimo borgo de La Traversa in molte notizie storiche.

  • Le Piaggiuole (Le Piagnole) Alta Valle del Diaterna Ruderi sul crinale sopra la Località Cerreta lungo la Valle del Diaterna. Sul posto si trova ancora la cisterna del castello e quella che sembra la chiesetta di San Biagio a Pignale. Restano anche alcune case coloniche abbandonate. Già castello di Cavernello Ubaldini che lo contenderà alle rivendicazioni di Firenze per alme trent’anni (1320-1350)

  • Le Valli Crinale tra il T. Diaterna ed il Santerno Località posta in posizione soprelevata al centro dell’Alta Valle del Santerno, sull’itinerario che, nelle sue differenti configurazioni, ha collegato Firenze con Bologna. Come tale, importante “pedaggio” fortificato già nel 1117 con una rocca che doveva trovarsi sul sito dell’attuale chiesa di San Bartolomeo.

  • Monte Beni Sorgenti del T. Diaterna Valico Il Castello si trovava sulla cima dell’omonima montagna, sovrastante la strada che congiungeva la Valle del Savena, uno degli antichi itinerari tra Firenze e Bologna (Via Monzuno), con La Mazzetta (Pietramala), lungo l’altro itinerario del Passo dell’Osteria Bruciata.

  • Montegemoli (Poggio Giandolea) Confluenza T. Riateri – Alto Santerno Uno dei più importanti insediamenti castellani Ubaldini della Valle del Santerno, ricco di eventi storici.
    Poche vestigia restano sul Poggio Giandolea vicino a Cornacchiaia, sede anche della medievale Pieve di San Giovanni Battista, la cui fondazione è attribuita a S. Zanobi.

  • Pietramala Alta Valle del Diaterna Valico Vi sono molte citazioni di un Castellare ma non resta traccia della costruzione che probabilmente sormontava il saliente dominate la sottostante Valle del Santerno, posto a sud della locale Pieve di San Lorenzo.

  • Peglio Valle del Diaterna Valico La rocca sorgeva sull’attuale luogo della chiesa di S.Lorenzo, su di un tracciato detto Via Stranga, che attraverso Bordignano collegava la Valle del Santerno. Padroni del Peglio troviamo quei di Visano, dai quali dopo il diplo­ma di Federigo II, passò per compra ad Albizzone e Ubaldino figli di quell’Ugolino che fu privilegiato. Insieme al Peglio questi comprarono la metà del castello del Carpine col suo mulino, terre ed uomini, vigne, boschi, strade e acque correnti. Col Peglio e col Carpine gli stessi si­gnori comprano il beni che detti padroni di Visano hanno nella Badia di Gualdo, in Caburaccia e in Bordignano, come cammina la via Stranga fino al fiume Santerno.
    Il contratto è rogato in Bologna alla presenza degli. Ubaldini di Cor­nacchiaia, Pietramala e Mugello il 12 aprile 1228 e sipagano per le co­se suddette 10.500 lire bolognesi.

  • Piancaldoli (Piano di Aldulo) Alta Valle del Sillaro Resta una torre, detta anche torre di Caterina (Sforza), oggi abitazione privata sopra il paese in località Il Poggio.

  • Poggialto Alta Valle Rio di Frena Questo sito è posto in cima alla valle del Rio di Frena su di un saliente roccioso inglobato in fondo chiuso. Faceva parte dei possedimenti del ramo degli Ubaldini  di Frena, Poggialto e Santerno.

  • Poggio di Frena Crinale Rio Frena – F. Santerno Ruderi sul crinale sopra l’omonima località. Gli Ubaldini di Frena sembra siano stati gli unici a non sottomettersi a Firenze, rimanendo sul posto come comuni cittadini: Don Stefano degli Ubaldini Signore di Frena fu parroco a Cornacchiaia e zio di Stefano Casini autore di una nota storia di Firenzuola.

  • Rifredo Alta Valle del Veccione restano flebili tracce sul poggio sopra l’omonima località. Fu Possedimento dei Gotizi ceduto al Monastero di Luco, sotto la protezione degli Ubaldini..

  • Rocca Bruna Confluenza T. Diaterna – F. Santerno resti del castello si trovano sul poggio posto alla confluenza del T. Diaterna nel Fiume Santerno presso Scheggianico. Sovrastava l’antico ponte di Camaggiore, sull’antica strada “Montanara” fra Imola e Firenzuola.

  • San Pellegrino Media Valle del Santerno Il castello poi trasformato in ospizio esisteva in luogo dell’attuale chiesa.

  • Santerno o San Pietro (Castellare), Alta Valle del Santerno poggio in loc. Borgo Santerno. Era una fortificazione in corrispondenza della gola che chiudeva la conca dell’alto Santerno. Successivamente sarà utilizzata come dogana. Non resta alcuna traccia della costruzione, oggi chiusa in fondo privato.

  • Sasso di San Zanobi (o Pietramora), Alta Valle del Diaterna l’attuale roccia è solo una parte dell’originale, scavata e smantellata a più riprese, sulla cui sommità si trovava un castello degli Ubaldini.

  • Tirli, Crinale tra il F.so. Canaglia ed il Rimaggio. Zona di confine Tosco-Romagnolo posto sul Monte Castello sopra la Località Moraduccio. E’ stato uno dei più antichi castelli degli Ubaldini. Luogo citato in innumerevoli eventi storici che vanno dalla guerra fra Longobardi e Bizantini fino al 1600 nelle contese fra Firenze e la Stato Pontificio della Romagna. Esistono a tutt’oggi resti di vani di base del castello, la bocca di una cisterna e cumoli di materiali lapidei. Per Tirli passava l’antica strada imolese che veniva da Bibbiana, ove si trovava la Rocca di Castiglione, dominio dei Pagani, anche questa appartenuta a più riprese agli Ubaldini del Podere.

  • Visignano Alta Valle del Diaterna Anche se la conformazione della cima del poggio prefigura un insediamento castellano di questo non v’è traccia. Soltanto nel sottostante borgo resta inglobata un’antica torre di guardia, oggi abitazione privata.

Siti di rilevante interesse storico medievale 

  • Castello di Bruscolo Rilievo sul F. Biscione, affluente del F. Setta, prossimo all’abitato di Bruscoli
  • Badia di Moscheta Valle del T. Biscione sull’imbocco della Val d’Inferno
  • La Badia (S.Stefano a Gualdo) Valle dell’alto Diaterna Valico

I tre pivieri storici

L’organizzazione ecclesiastica del Territorio di Firenzuola nel 700 richiama quella dei raggruppamenti parentali degli Ubaldini (Belmonte, Piagnole-Tirli, Montegemoli-Frena-Caprile). La struttura amministrativa, nel tempo, sarà un misto fra «Pivieri» e «Castelli». Giunge fino a noi la tradizione dei «popoli» che sono 27 nel Catasto granducale del 1839, o 21 nel Popolamento del 1427-30

INVENTARIO DELLE VISITE PASTORALI

Visita delle chiese della campagna dell’arcivescovo mons. Giovacchino Limberti (1860-1874). Verbale di visita pivieri di Firenzuola, Cornacchiaia, Bordignano, Camaggiore (1-8 luglio 1861).

a cura di Franco Poli
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello

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