La chiesa di S. Maria a Rifredo costituisce un vero scrigno di sconosciuti lavori chiniani, a cominciare dall’interessante fonte battesimale, risalente agli anni Venti del secolo scorso. Una cancellata in ferro battuto decorata coi noti motivi geometrici di ispirazione klimtiana protegge il fonte decorato con piastrelle policrome, anch’esse ispirate ai motivi geometrici dello jugendstil viennese e appartenenti al repertorio produttivo delle Fornaci San Lorenzo ideato da Galileo Chini.
Sulla parere, invece, ammiriamo un pannello ceramico raffigurante il Battesimo di Cristo, ottenuto dallo stesso cartone, probabilmente di Tito Chini, impiegato per il fonte della badia di Susinana, realizzato con un trattamento pittorico di ottima efficacia, ottenuto dalla unione di riferimenti alla pittura rinascimentale uniti a citazioni moderniste.
Di rilevante qualità sono anche le vetrate raffiguranti, entro tondi, dei bellissimi simboli degli evangelisti (leone di S. Marco, bue di S. Luca, Angelo di S. Matteo e l’aquila di S. Giovanni: quest’ultima purtroppo piuttosto rovinata), potenti immagini dalla rilevante forza grafica e interessanti per il loro rapporto con la forma circolare in cui sono inserite.
La decorazione chiniana della chiesa si conclude con il rivestimento ceramico, ancora in piastrelle dai motivi geometrici, applicate agli altari laterali, che donano un vivace senso decorativo all’insieme.
Scheda di Marco Pinelli
Foto di Marta Magherini
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