MUGELLO – I primi cognomi apparvero in Italia nel IX secolo. Nel 1564 il Conci­lio di Trento sancì l’obbligo per i parroci di registrare ogni individuo con nome e co­gnome. Abbiamo cognomi che indicano profes­sioni, origini geografi­che, ca­ratteristiche fisiche e altro an­cora. Si stima che il 35% dei cognomi de­rivi dal nome proprio del ca­postipite (Bartolini da Bartolo, Bernabei da Barnaba), un altro 35% in­dichi la pro­venienza (es. Montanari, Montaguti) il 15% derivi da caratteristiche fisiche (es. Bel­lini, Bassi), il 10% venga dal mestiere o dalla carica di un antenato (es. Fabbri, Capitani) il 3% sia di derivazione straniera recente ed il 2% sia un cognome cosiddetto caritate­vole, di quelli che si da­vano ai trovatelli per carità cristiana (es. Innocenti, Casadei, Degli Esposti).

L’Archivio Mediceo avanti Principato, che raccoglie un gran numero di lettere del Tre­cento, spedite a Fi­renze dal Mugello per i più svariati motivi, riporta  nomi e co­gnomi dei mittenti e dei de­stina­tari così come si fa oggi. Dunque qui da noi i cognomi sono per lo più di origine medioevale.

Fino a poco tempo fa un’indagine statistica sui co­gnomi avrebbe richiesto mesi e mesi. Oggi invece si può fare in poche ore, perché i no­stri nomi sono memoriz­zati nei com­puter delle banche e delle so­cietà di servizi. Li ab­biamo forniti noi stessi quando abbiamo sotto­scritto i vari contratti.
Che ci piaccia o no le cose stanno così. I “database” delle società telefo­niche sono parti­co­larmente com­pleti perché ormai il tele­fono ce l’hanno tutti. Se andiamo co­mune per co­mune sco­priamo che nell’Alto Mugello, nel Mugello e nella parte della Val di Sieve più vicina a noi i co­gnomi più diffusi sono questi qui ac­canto. E’ facile esten­dere questa indagine. Basta andare su Internet al sito “I Cognomi in Italia” e scegliere la provin­cia che inte­ressa. Il cognome più diffuso in Mugello è Gio­vannini. A Vicchio e verso la Val di Sieve pre­vale Innocenti.

A questo punto sorge una domanda: i Gio­vannini e gli Innocenti sono originari del Mugello e della Val di Sieve o di qualche altra parte d’Italia? Più in gene­rale, quali sono i cognomi “autoctoni” qui da noi?

Per rispondere ci serve il sito Internet “Gens Italia”, che ci dà la diffusione dei cognomi italiani. La di­stribuzione è rap­presentata con dei cerchi; più sono fitti e maggiore è la fre­quenza in quella zona. Ecco qui accanto la diffusione del cognome Mugelli, che in un’ipotetica classifica di cognomi “au­toctoni” sarebbe ben piazzato. Invece la di­stribuzione del cognome Giovannini (qui sotto) ha un picco nel Mu­gello, ma anche in Emilia e in certe zone dell’Italia settentrionale. Dunque è ti­pico ma non esclusivo del Mugello, anche se è il più frequente.

Con il cognome Innocenti la situazione è quella che si vede qui sotto. Il picco di maggiore concen­trazione è proprio nel Mugello e dintorni. C’è un motivo per questo. Gio­vannini è un patro­nimico, derivato dal nome Gio­vanni o Giovan­nino, comune in tante parti d’Italia. In­vece Innocenti è un co­gnome detto cari­tate­vole, che veniva dato ai tro­va­telli. Equi­vale a Casadei in Ro­magna, Espo­sito a Napoli, Di Dio nel Meridione. I neonati abbandonati alla ruota della carità dell’Isti­tuto Degli Innocenti di Fi­renze, una volta cre­sciuti veni­vano mandati nel con­tado perché si rifacessero una vita. Spesso assumevano come co­gnome il nome dell’orfa­natrofio.

Per questo qui da noi ci sono an­che tanti Degli Innocenti o No­centini o Bi­galli (la Società Maggiore di S.Maria, detta del Bigallo, gestiva un orfanotro­fio della Miseri­cor­dia di Fi­renze). 

Nel sito Gens ci sono centi­naia di dia­grammi come questi. Il cognome In­nocenti fa sorgere un’altra domanda: si può rico­struire il si­gnifi­cato dei vari co­gnomi? 

Si, molte volte si può fare. Per togliersi qualche curio­sità conviene clic­care sul sito “Origine dei cognomi italiani”. Così facendo si scopre che:

  • Nencini è un patronimico di “Nencio”, deformazione toscana di Lorenzo.
  • Mocali (moali) forse deriva da una pa­rola bre­tone, che significa calvo.
  • Messeri, da messer, signore, indicava per­sone im­portanti o possidenti.
  • Manni deriva dal longobardo Harimann (uomo libero) o Hermann (fratello) 

E qui si potrebbe continuare a lungo, per­ché l’onomastica è un sapere nobile e va­sto. Se si riesce a cogliere il suo significato il cognome parla e ti rac­conta la sua storia. Ecco un esempio nel riquadro qui accanto.

Claudio Mercatali
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 2022

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2 commenti

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