Nato nel 1847, penultimo figlio di Pietro Alessio, viene mandato a studiare a Firenze col pittore Ottavio Pucci, presso il quale rimane per venticinque anni. Si specializza negli ornati neomedioevali e diventa restauratore dell’Ufficio Regionale Governativo. Con questo incarico lavora nella chiesa di Orsanmichele, nel Palazzo del Bargello e nel Palazzo Pitti. Si trattava di restauri integrativi che giungevano a volte a ricreare ex novo le antiche decorazioni e che già verso la fine dell’Ottocento cominciavano a destare polemiche in favore di interventi puramente conservativi.

La sua impresa più antica che si conservi in Mugello è frutto della collaborazione col fratello Leto alla decorazione della villa di Cafaggiolo (1886 – 1887). Segue nel 1889 la decorazione araldica di un loggiato della Villa del Còrniolo a Mucciano e forse anche di sale interne.
Tornato a Firenze, il suo ultimo lavoro è stato il lungo e discusso restauro della chiesa di Santa Trinità, iniziato nel 1892 e portato a termine dopo la sua morte, avvenuta nel 1897, dal nipote Galileo.