BORGO SAN LORENZO – Sono i volti del Mugello, quelli di Borgo San Lorenzo, i protagonisti della mostra di Adriano Buccoliero che potrà essere visitata all’Osteria del Caffellatte, in corso Matteotti 79 a Borgo.

“Sono un fotografo – racconta l’artista – ed amo ritrarre la gente ed è stato un modo per rendere omaggio al Borgo. Non c’è alcun riferimento e non ci vuole essere alcun riferimento al Covid. Lo sfondo è sempre il solito, cambiano solo i protagonisti. Sono persone normali che vivono la loro normalità”.

Un ritratto non è mai la semplice rappresentazione di un volto o di una figura. Nell’attimo in cui si scatta una foto, nasce una profonda relazione tra il fotografo e il soggetto fotografato. Un atto di seduzione che inizia cercando di vincere la naturale resistenza del soggetto, a svelarsi.

Perché un buon ritratto va ben oltre l’immagine che potremmo vedere riflessa in uno specchio. È necessaria una sensibilità che permetta di modificare il meno possibile la realtà intorno al soggetto e di cogliere la profondità di uno sguardo o la bellezza di un sorriso, senza quasi conoscere la persona che si ha di fronte.

I primi ritratti, agli albori della fotografia, a causa dall’estenuante durata della posa, possedevano una fissità innaturale, che restituiva volti uguali ed espressioni seriose. Oggi l’immagine fotografica è perfettamente in grado di sostituirsi a quella reale. Un incredibile mix tra l’occhio del fotografo e lo “sguardo” oggettivo della macchina.

© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 21 Gennaio 2021

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