BORGO SAN LORENZO – Sabato 2 Dicembre alle 16.00 a Luco di Mugello, al circolo parrocchiale “Don Dino Margheri” sarà presentato il nuovo libro di Marco Sterpos, intitolato “Fine di Secolo”, un romanzo storico ispirato a Luco di Mugello ed ai suoi abitanti. Sarà presente l’autore insieme all’editore Marco Taddei (edizioni Setteponti) e alle abitanti di Luco Cristina Tagliaferri, a lungo assessore del Comune di Borgo San Lorenzo, e Loriana Tagliaferri, insegnante. In questa breve intervista l’autore, Marco Sterpos, che ha abitato nel paese mugellano fino al 1965, e che qui ha avuto una casa fino a pochi anni fa, descrive il suo ultimo lavoro.

Di cosa parla questo libro? “È ambientato nella seconda metà dell’800 e racconta i primi quaranta anni del Regno d’Italia, che furono drammatici. Dall’Unità d’Italia nel 1861 al 1900, uccisione di Umberto I di Savoia nel 1900. In questi quaranta anni c’è la vicenda di una famiglia, formata da un ragazzo che si inizia a vedere bambino a Luco di Mugello. Il nome del paese è stato cambiato in Castelbosco, qui Carlino sarebbe destinato a fare il barbiere, invece uno zio lo farà studiare e diventare maestro. Mi sono ispirato alla storia del mio amico Marcello Landi, che faceva il barbiere, e un po’ alla mia, che ho fatto il maestro. Sullo sfondo ci sono le vicende molto forti e molto gravi delle guerre di indipendenza, del brigantaggio, i fasci siciliani. Poi il tentativo di impresa coloniale con la battaglia di Adua e alla fine i fatti di Milano nel 1898, terribili. E’ anche un po’ la storia anche del “Quarto stato”, come si vede in copertina, vissuta da questa famiglia, da Carlo, Carlino Tonelli, che da barbiere diventa maestro e poi ha contatti anche con personaggi storici quali Giosuè Carducci o Francesco Crispi”. 

Nel libro c’è il Mugello, anche se con i nomi cambiati, c’è Luco di Mugello, c’è Borgo San Lorenzo, poi Sasso San Zanobi, c’è Scarperia, Firenzuola. Per il protagonista, Carlino Tonelli, si è quindi ispirato a Marcello Landi? “Sì, all’inizio è lui. Il libro inizia con questo bambino che nella bottega del padre spazza i capelli. Però questo bambino ha letto moltissimo, e si è fatto una grossa cultura. Poi c’è questo zio che riesce a fargli fare il maestro. Il tutto è ambientato nella lotta quasi eroica di questi maestri all’inizio del Regno d’Italia. Una lotta che hanno dovuto sostenere in uno Stato che aveva l’ottanta per cento di analfabetismo. Poi c’è anche un romanzo d’amore, Carlino si innamora della figlia di un grosso proprietario; che lo corrisponde e si sposano a dispetto del padre. Si ameranno per tutta la vita e questo amore caratterizzerà il personaggio”. 

Lei ha un legame speciale con Luco di Mugello, vero? “Mia sorella è stata amministratrice dell’ospedale, Maria Sterpos. Ora purtroppo non ho più la casa, ma fino a due anni fa avevo la casa a Luco. Quindi il 2 Dicembre abbiamo pensato di presentare il libro a Luco; ci è sembrata una cosa naturale, visto che tutto parte da lì”. 

Ci dica qualcosa di più della storia narrata nel libro. “Posso citare una parte della mia presentazione al volume. Il protagonista è un immaginario Carlo Tonelli, nato nella classe degli umili «al duro volgo ignoti» che il lettore è chiamato ad accompagnare per tutta la vita. Lo trova infatti bambino in una bottega di barbiere e lo vede divenire maestro, protagonista appassionato e innovatore, di una grande opera educativa, destinata non solo ai bambini delle elementari ma anche agli adulti: opera che si imponeva con una drammatica urgenza in cui uno stato, che stava nascendo senza una vera scuola pubblica e con l’ottanta per cento di analfabeti. E nella sua non lunga vita Carlo si troverà a incontrarsi o scontrarsi anche con personaggi illustri, tra i quali lo stesso Carducci, e il suo pensiero e la sua opera riscuoteranno anche significativi apprezzamenti, ma negli ultimi anni del secolo l’Italia unita si rivelerà per lui e per la sua famiglia ingrata e matrigna, ed egli sembrerà alla fine uscire sconfitto: ma le idee che Carlo ed altri come lui ha lasciato non potranno essere cancellate e i semi da loro gettati germoglieranno nel seguente secolo XX , sia pure a prezzo di lacrime e di sangue.  C’è poi l’amore di Sandra, donna eccezionale capace di ribellarsi a un padre egoista e tirannico, per sposare Carlo, che ella ama, di un amore totale che non conoscerà eclissi”.

Marco Sterpos è stato uomo di scuola per oltre quarant’anni prima come docente poi come dirigente scolastico. Fin dagli anni giovanili si è dedicato alla ricerca e alla critica letteraria con vari volumi e articoli su riviste letterarie italiane dedicati a numerosi autori italiani, in primo luogo Carducci, Alfieri e ultimamente Verga. Negli ultimi anni ha alternato agli studi di critica letteraria un’attività di narratore: nel 2018 ha pubblicato un libro di memorie autobiografiche intitolato “Amarcord da una vita” e nel 2020 una storia romanzata dell’amore tra Giosuè Carducci e Lina Cristofori Piva (titolo “Il poeta, la donnissima e il generale”). In questo anno 2023 pubblica il romanzo “Fine di secolo”.

Nicola Di Renzone
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 22 Novembre 2023

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