Ugo Procacci (1905-1991) è stata una delle più autorevoli figure di storico dell’arte e soprintendente del Novecento. Diresse la «Rivista d’Arte» e pubblicò innumerevoli studi dedicati all’arte fiorentina e toscana tra il Trecento e il Seicento, continuando a lavorare dopo il suo pensionamento nel 1970 come docente presso l’Università di Firenze. Grazie alle sue pionieristiche ricerche contribuì alla riscoperta di opere dei più grandi maestri, da Giotto, a Masaccio, a Vasari, così come allo studio di scenari artistici cosiddetti minori, che fece riemergere dai depositi dei musei e da fondi archivistici di cui per primo capì l’importanza per gli studi storico-artistici. Per il suo ruolo di fondatore del primo moderno laboratorio di restauri in Italia, gli è stata intitolata nel 2006 la Biblioteca “Ugo Procacci” dell’Opificio delle Pietre Dure di Firenze.
Negli anni Trenta eseguì un’attenta ricognizione delle pievi e delle chiese del Mugello per la mostra del secentenario giottesco del 1937 . Fu coautore negli anni Sessanta del libro “ Giotto e il Mugello ”.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 29 marzo 2025