FIRENZUOLA – Il 10 agosto 1944 due partigiani della Brigata “Bianconcini”, Ermanno Farolfi, di Ferrara, e Pietro Liverani, di Firenze, furono fucilati al muro del cimitero di Firenzuola.
Si trovavano nella zona di Firenzuola per organizzare il trasferimento verso la Brigata di 120 capi di bestiame che il principe Borghese di Scarperia aveva trasferito in alcuni pascoli presso le Lame (Moscheta). Primo Giovannardi, che all’epoca viveva proprio alle Lame, ricorda il gran numero di capi affidati per la custodia ad un contadino della zona e ad alcuni ragazzi. Primo Giovannardi ricorda anche l’azione dei partigiani per impossessarsi del bestiame.
La sera del 9 agosto i due erano a Rifredo. Si presentarono a casa di Francesco Diani dicendo di essere militari sbandati e chiesero indicazioni per andare verso nord, verso l’Emilia. Il Diani li rifoccilò e li ospitò per la notte. La mattina presto diede loro l’indicazione dei sentieri da seguire raccomandando di stare lontani dalle strade che erano piene di tedeschi. In realtà Farolfi e Liverani dovevano raggiungere la Brigata e cosí si diressero verso Firenzuola.
I due sconosciuti – che nel ricordo di tutti sono rimasti come due militari sbandati – furono visti nei pressi del fiume Santerno, vicino al paese, e la loro presenza fu segnalata ai fascisti e ai tedeschi.
Farolfi e Liverani furono fermati e perquisiti e, poiché Farolfi aveva una rivoltella alla cintura, fu picchiato, seviziato e torturato. I due furono quindi fucilati.
A 72 anni di distanza l’Associazione “Cittadini per la difesa del Santerno”, che ha curato la pubblicazione di un libro sul passaggio del fronte a Firenzuola (articolo qui), ha deposto una corona alla lapide che ricorda la morte dei due partigiani. Accanto alla lapide, collocata nel 1959 dai partigiani di Ferrara alla presenza della madre di Farolfi e ormai illeggibile, è stata affissa la trascrizione del testo della stessa lapide.
L’impegno dell’Associazione, nell’ambito del progetto “Memoria per la Pace”, è quello di ricostruire nella maniera più precisa possibile la vicenda dei due partigiani e della delazione che ha portato alla loro cattura e alla loro morte.
Associazione “Cittadini per la difesa del Santerno”
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 11 agosto 2016