Domenico Parma. Ingegnere italiano a Bogotà. Vita e opere. / Prefazione: Niglio, Olimpia. – Roma : Aracne, 2019. – 332 p. ill. 17 cm
collana: Esempi di Architettura, 47
Soggetti: Ingegneria civile – Architettura contemporanea
Classe Dewey: 720.9
A trent’anni dalla scomparsa di Domenico Parma (1920–1989), numerosi sono gli studi realizzati sulle sue opere e tanti i ricercatori che continuano a interrogarsi sulle soluzioni geniali e sulle innovazioni introdotte dall’ingegnere italiano in Colombia. Parma giunse nella capitale colombiana nel 1946, appena sposato, lasciandosi alle spalle un’Italia fortemente segnata dai danni inferti dalla Seconda guerra mondiale. Giunse in un Paese che in quegli anni non brillava in prosperità, tuttavia il governo centrale, nonostante le notevoli difficoltà interne e i continui cambi presidenziali, guardava sempre con molta attenzione al contributo delle competenze straniere che giungevano nel Paese. La Colombia, a differenza di altri Paesi dell’America Latina, registrava una minore pressione migratoria dall’Europa, questo anche per la sua posizione geografica e per le scarse politiche di diplomazia estera. In questo complesso contesto, Domenico Parma ebbe modo di inserirsi e di integrarsi lasciando alla Colombia un’eredità straordinaria di opere ingegneristiche. Olimpia Niglio, nella prefazione, si augura che il libro “possa essere di guida e buon auspicio per tanti giovani e meno giovani che intraprendono con coraggio e visione un futuro oltre i propri confini nazionali”.
GLI AUTORI: Fausto Giovannardi e Alessandra Parma
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