Giudici, Alda. Da Vicchio a Villore. Chiese e oratori nella valle Mugellana del Botena. – Firenze : Pagnini e Martinelli, 2000. – 103 p. ill., 24 cm. – (Chiese e popoli ; 5)
Soggetto: Mugello – Chiese
Classificazione: 945.51 [10 ridotta]
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Biblioteca di Borgo San Lorenzo – Biblioteca di Vicchio – Biblioteca di Scarperia – Biblioteca di Barberino
La pieve di Santo Stefano in Botena ha cessato le sue funzioni dal 16 febbraio 1785, giorno in cui fu decretato il trasferimento nel castello di Vicchio dando il suo titolo all’oratorio di San Giovanni Battista, fino ad allora dipendente dalla pieve di San Cassiano in Padule. Così la vecchia chiesa rimase abbandonata e priva di cure finché nel corso del tempo se ne perse addirittura memoria. Inutile cercare le tracce di quella edificata intorno all’VIII secolo sulla riva destra del Botena (tra la villa del Palagio e La Ginestra) e neppure di quella ricostruita nel 1220, andata in rovina nel 1525. Anche la più recente, consacrata nel 1668 dal vescovo monsignor Antonio Altoviti, è oggi irriconoscibile e gli unici resti sono un’alta torre con elementi di stile romanico (probabilmente la base del campanile) e la canonica con alcuni annessi, individuati e fotografati dall’autrice.
Dopo aver ripercorso la storia e le vestigia di questa pieve, la Giudici passa in rassegna le chiese che erano un tempo sue “suffraganee”: Santa Maria a Rostolena, San Bartolomeo a Farneto, San Cristofano a Casole, San Donato a Paterno, San Michele a Rupecanina, Sant’Alessandro a Vitigliano, San Nicola alla Torricella e San Lorenzo a Villore. A quest’ultima parrocchia del plebato sono dedicate molte pagine del libro, con lo spoglio delle visite pastorali e l’elencazione del pregevole patrimonio artistico affidato alla cura del priore. Si offre inoltre un’abbondante messe di notizie riguardanti altre istituzioni che a Villore hanno da secoli alimentato la religiosità popolare: la Compagnia dell’Annunziata, l’oratorio di Meleto, l’Ospedale di San Jacopo al Piano e l’oratorio di Sant’Agostino al Prato.
L’Appendice riporta ben 19 documenti storici di estremo interesse (inventari, memoriali, lettere, schede e note cronologiche).