FIRENZUOLA – Le telecamere del telegiornale regionale della Rai hanno fatto tappa a casa di Renzo Devoti a Firenzuola. E dalle sue foto, conservate gelosamente, riaffiorano i volti dei bambini di Firenzuola: Renzo, Pietro, Graziella. La guerra entrò nella loro vita e cancellò il paese dov’erano cresciuti.
“Quando arrivò la formazione ed incominciò a bombardare vidi sparire tutto il paese” racconta Renzo. Lui è uno degli ultimi testimoni del bombardamento americano del 12 settembre 1944. “Le bombe mi saranno cascate a cinquanta metri. E mi ricordo quando ci mitragliarono, che con la coda dell’occhio mi sembrava di vedere le pallottole che arrivavano come fagioli”.
Gli americani cercavano di bloccare le vie di fuga sulla Futa. I tedeschi in ritirata avevano ordinato l’evacuazione di Firenzuola. La popolazione si salvò sui monti, le vittime furono solo tre. All’epoca non c’erano i soccorsi umanitari, la popolazione restava sola tra morti, macerie e miseria. Davanti ad un’altra guerra che spaventa l’Europa, i ricordi si intrecciano con le immagini della gente in fuga dall’Ucraina. “Poveri – dice Renzo – mi sembra di rivedere noi a quel tempo. Eravamo isolati dal mondo”.
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