Nella prima fase di ideazione, ad ognuno è stato chiesto di proporre una storia, e di raccontarla agli altri. Dallo scambio delle storie proposte e dei personaggi immaginati, in un processo di accostamenti, decantazione, intrecci, è nato il film risultato finale del laboratorio. Non soo stati assegnati temi da trattare perché questi stessi sono emersi dall’elaborazione delle storie lasciando che fosse la fantasia a parlare della realtà, a rivelare i vissuti, gli immaginari.
L’unico oggetto su cui lavorare è stato il Lupo. Il lupo della Fiaba e della Mitologia; il lupo visto come un doppio terrifico e salvatore dell’uomo. Il lupo che ha accompagnato la storia dell’uomo, come “l’altro lato” dell’uomo. Il lupo dei nomadi. Il lupo dei fuggiaschi. Il lupo, l’uomo lupo. Nel lupo c’è sempre un rapporto con il territorio dell’uomo. L’uomo nomade, cacciatore, che impara dal lupo, l’uomo pastore che lo teme, l’uomo contadino, l’uomo urbano – che lo relega nei recessi della fiaba e dell’inconscio, come per non vederlo. Sono tanti i modi di approcciarlo e di raccontarlo: tra questi abbiamo scelto quello filtrati dagli sguardi degli studenti.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 3 giugno 2019