FIRENZUOLA – Uno di quei monumenti del territorio di Firenzuola, sconosciuti ai più, è la cappella del cimitero di San Piero Santerno, vale la pena spingersi fin lassù per ammirarla. Fu eretta nel 1881, quando era parroco don Pietro Vivoli, in uno stile neogotico rigoroso e senza eccessi.
All’ incirca negli anni venti fu aggiunto un bellissimo portale dalle forme neo-rinascimentali, interamente scolpito con motivi geometrici e vegetali. Questo manufatto è attribuito a tre valenti scalpellini firenzuolini: Tito Ballerini, nato nel 1894 e morto in Africa Orientale, Alfredo Nepi e un tal Ferretti, che scomparve dopo l’ avvento del fascismo, forse rifugiato in Francia. Sull’architrave fu posta l’iscrizione, oggi illeggibile, tratta dal libro dell’Apocalisse: “BEATI MORTUI QUI IN DOMINO MORIUNTUR” (Beati i morti che muoiono nel Signore ).
Sergio Moncelli
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 30 Giugno 2020