Lo spettacolo è scorso piacevolmente fra i litigi molto accesi fra la coppia intervallati dai commenti dei rispettivi legali avidi di vittoria. È stato un arduo tentativo rendere in teatro il celebre film del 1989, che in certi momenti è stato anche piuttosto convincente, come, ad esempio, nella scena in cui è stato rappresentato l’incontro fra i due protagonisti. Nell’asta durante la quale si incontrano per la prima volta Barbara e Jonathan, gli attori hanno preso posto in platea assieme al pubblico, coinvolgendo gli spettatori stessi che così divenivano parte della schiera dei compratori: in questo passaggio si è saputo sfruttare appieno le risorse del teatro, arricchendo l’opera della collaborazione del pubblico.
In altri casi il ritmo si è un po’ diradato e le stesse reazioni dei protagonisti, l’uno ai dispetti dell’altro, sono sembrate piuttosto tranquille, un po’ fredde davanti alla consapevolezza della loro reciproca autodistruzione.
Comunque, gli attori hanno colpito per la loro buona interpretazione e per aver saputo trasmettere l’amarezza del loro rapporto, che inizialmente era quello di una coppia normale nel mondo borghese, caratterizzato dalla muta accondiscendenza della donna, per poi diventare cruento senza esclusioni di colpi.
La scenografia, che sembrava essere complice ora dell’uno ora dell’altro, è risultata molto accurata e ben studiata, quasi per divenire essa stessa un personaggio non del tutto neutrale.
Caterina Tortoli
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 15 gennaio 2019