BORGO SAN LORENZO – Anche l’Accademia della Crusca quest’anno ha deciso di venirci a raccontare all’Ingorgo letterario qualcosa sulle parole della nostra lingua e il modo in cui sta cambiando il loro utilizzo. La lingua è per definizione un sistema che si modifica nel tempo, attraverso altri sistemi linguistici, l’entrata in circolo di nuovi referenti, talvolta l’inventiva dei parlanti e molti altri fattori. Negli ultimi tempi, la nostra lingua ha avuto moltissime modifiche. Da quando la televisione è entrata pressappoco in tutte le case, l’italiano è diventato una lingua parlata quasi da tutti i suoi abitanti, che attraverso le trasmissioni televisive, il telegiornale, i film hanno imparato ad utilizzare una lingua che si staccasse dall’uso stretto del dialetto. Ogni nuovo mezzo di comunicazione utilizza le parole a suo modo, si crea delle regole e delle convenzioni che pian piano si insediano nel nostro modo di utilizzare la lingua.
La professoressa Angela Frati oggi ha tenuto una interessantissima lezione sulle modifiche che l’avvento dei social ha apportato e sta apportando al nostro mezzo linguistico: la lingua dei social e delle piattaforme web è una lingua sicuramente molto più semplificata rispetto a quella scritta che utilizzeremmo in un documento ufficiale, molto simile al parlato e che ne riporta le peculiarità: le frasi brevi, la focalizzazione di alcune parole o sintagmi che vogliamo mettere in risalto e moltissimi altri ancora.
E se l’avvento dei social ha fatto entrare nel nostro lessico parole come “chattare, screenshottare, whatsappare, girare con accezione di condividere..” e molti altri ancora, nei messaggi online il rispetto delle regole ortografiche e sintattiche spesso è molto poco sorvegliato.
Uno dei compiti dell’Accademia della Crusca è quello di fornire pareri e spiegazioni su tutto ciò che riguarda la nostra lingua: da chiarire dubbi a stabilire o difendere alcune regole che caratterizzano il nostro sistema linguistico, anche se è molto attenta a non astrarre la lingua al di fuori del tempo e accettarne i cambiamenti che inevitabilmente la caratterizzano.
Il messaggio che la professoressa Frati e che l’Accademia vogliono far passare è che il cambiamento non è un fattore negativo ma intrinseco di tutti i sistemi linguistici, e che come tale deve essere studiato e accettato, più che vanamente arginato. Quello su cui dovremmo riflettere, invece, è la caratteristica, purtroppo sempre più accentuata dei parlanti italiani, di aver sempre più scarsa capacità di muoversi da un registro linguistico all’altro, passando sempre con maggiori difficoltà da un un tono più basso e meno controllato (più che giustificato in alcuni tipi di testo scritto, come un messaggio o un commento sui social) ad un registro più controllato e ricco da un punto di vista lessicale e sintattico. La professoressa ha fatto riflettere come spesso una delle colpe erroneamente attribuita ai nuovi mezzi di comunicazione come i social e le piattaforme web, quella di impoverire la nostra lingua, nasconda in realtà una profonda carenza culturale che riguarda un numero sempre più grande di parlanti.

Viola Arinci
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 26 novembre 2019

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