MUGELLO – Agli esordi del 1980, fra il lavoro, la caccia e l’atletica, ricavai uno spazio anche per la coltura delle Api. Su iniziativa di un amico del Paese, edotto in modo esaustivo sui metodi di governare un apiario, fui sospinto ed introdotto a procurarmi quattro famiglie complete di questi splendidi insetti.

Dopo avere appreso da lui i rudimenti dell’allevamento con pratica diretta, acquistai una serie interminabile di libri su Apicoltura ed i quattro prodotti principali: Miele, Polline, Propoli e Pappa reale. Infine acquistai quattro casse Dadant/Blatt da dieci telai e le relative quattro famiglie di Api.

Il primo trasporto delle famiglie apistiche dal venditore al luogo prescelto per l’apiario fu alquanto traumatico : nel posizionare due delle quattro cassette sulla auto. per il trasporto, nonostante la sigillatura dell’ingresso apistico, un pugno di invelenite, con i loro aculei si gettarono sulla mia testa, ed ebbi un bel daffare per ricomporre la minirivoluzione, con l’affumicatore a mia disposizione. Nonostante gli insegnamenti , le letture e gli studi, avevo bellamente sottovalutato gli insetti.

Non mi feci demoralizzare e non mi è più accaduto, pur avendole spostate altre volte (apicoltura nomade). Sistemate le cassette con le famiglie in luogo appropriato, primi giorni di maggio, ebbero inizio le settimanali visite di controllo, richieste dalla sensata e buona conduzione di un apiario. Con la dotazione di strumenti adatti allo scopo, iniziai anche questa avventura: Affumicatore, tessuto di iuta per produrre fumo, fiammiferi, leva per sollevare i telai, l’indispensabile maschera con stoffa e visiera di rete plastificata, con forma rotonda e rigida per tenere gli aculei lontano dalla pelle, mani all’inizio con guanti di gomma, poi nude.

Le visite si svolgevano nei giorni di sole caldo e assenza di vento, perché l’oscurità e la ventilazione le innervosiscono e attaccano anche il loro benefattore. Durante le visite si controllano alcuni elementi fondamentali: il numero delle Api adulte presenti la presenza della giovane Regina la presenza di numerosa covata in embrione, scorte di Miele e Polline assenza di Celle Reali per evitare disastrose sciamature.

Scoronconcolo
Asino. sapiente

© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 18 febbraio 2024

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