Questa frase, in quarta di copertina del libro “Leprino, storia di un mondo antico” riassume in breve il significato della vita di Faliero Lepri – Leprino, appunto – che il nipote Andrea Castellani, insieme al poliedrico artista Andrea Biscaro, ha voluto raccontare in un libro che per oltre 400 pagine guida i lettori in uno straordinario viaggio, che è sì la storia di Leprino, ma che permette al lettore di conoscere una storia ed eventi che potrebbero essere quelli di un parente o conoscente vissuto in Mugello a partire dagli anni ‘20.
Il libro è stato presentato sabato mattina nel Palazzo dei Vicari da Riccardo Benvenuti, ma a dare il ‘la’ al tutto è stato Leprino che, in uno dei video a lui dedicati, ha tratteggiato in prima persona come è nato la Mostra di vita artigiana e contadina, diversa da tutte le altre, grazie ai personaggi in movimento che Leprino stesso, per tutta la vita, ha creato, raccontando in un modo unico la vita e le persone della comunità.
Il libro è un viaggio nel Mugello contadino, nella struttura patriarcale di una società con ruoli ben definiti, con figure che hanno rappresentato molto per Leprino, a partire dal babbo Rodolfo che con la sua intransigenza ed onestà è stato un faro per il bambino prima e per l’uomo poi. Un libro che racconta momenti felici e tristissimi, come del resto è la vita, dove la morte compare in più circostanze quasi ad intralciare il cammino di Leprino verso l’età adulta. Delicate le pagine che raccontano il Leprino innamorato per la sua Adelia, compagna di tutta una vita, incontrata da bambina, persa di vista (i rapporti e gli incontri a quei tempi non erano semplici come adesso) e poi ritrovata. Un libro ingegnoso – e non poteva essere altrimenti visto il protagonista – e tecnologicamente avanzato con i suoi QR code che rimandano ad immagini. Molto personali gli interventi di Alessandro Marchi, Sandra Galazzo, Federico Ignesti, sindaci dagli anni ‘80 ad oggi, che hanno raccontato il loro rapporto con Leprino, anche fuori dal contesto strettamente istituzionale. Un libro da leggere e da rileggere, magari tornando a visitare a Sant’Agata il museo per dare a quei personaggi conosciuti sul libro un volto ed una collocazione.
Gli autori hanno saputo davvero costruire una storia credibile e ben scritta, ed i ringraziamenti di Andrea Castellani al termine del libro sono molto chiari, offrendo al lettore la storia di Leprino, anche quella meno conosciuta, la storia delle origini di molti, di un figlio del Mugello che ha lasciato con i suoi personaggi una testimonianza unica di storia di una comunità.
Alla fine della presentazione, prima dei ringraziamenti di rito e la consegna di alcuni volumi autografati dalla famiglia, la proiezione dellla canzone “I’Leprino” di Francesco Fuligni contenuta nel documentario realizzato da Tele Iride “Il paese di Leprino” .
Leprino la sentì in quella circostanza per la prima volta ed è bello, ancora oggi, vedere sul suo volto l’abbozzo di un sorriso.
Foto di Maurizio Fiorenzani
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 4 marzo 2019