BARBERINO DI MUGELLO – Nell’ottobre del 1918, il Capitano Dini mise a disposizione dell’amministrazione comunale una rendita annua di quarantamila lire.

Comincia così il capitolo relativo all’Associazione nel libro, “storia sociale di un paese: Barberino di Mugello”, frutto della ricerca di atti e documenti contenuti negli archivi comunali, statali e dell’arcivescovado.

La fondazione costituita per amministrare tali fondi e intitolata alla memoria della madre del Capitano Dini, Maria, aveva il limitato scopo di “provvedere al pagamento delle spese di spedalità per le famiglie coloniche, non possidenti, della fattoria di Erbaia”.

Valutata la situazione economica, sociale e lavorativa del momento, l’amministrazione comunale ritenne giusto cercare di estendere le finalità della fondazione aggiungendo contributi diretti e risorse economiche da raccogliere attraverso sottoscrizioni aperte su tutto il territorio comunale.

In accordo con lo stesso Dini, nell’ottobre del 1919, viene eretto un Ente Morale autonomo, con il nome di “fondazione Maria Bouturlin ved. Dini”, con un proprio statuto e diretto da un consiglio di amministrazione.

Nel 1920, il consiglio dell’ente, ritenuta necessaria la costruzione di un ambulatorio ed un “ospedaletto” per far fronte agli accresciuti bisogni dei cittadini, acquista uno stabile posto in via Garibaldi ai numeri 13 e 15 (ora Corso Bartolomeo Corsini) e costituisce un apposito comitato per la raccolta dei fondi necessari.

Alla raccolta per l’”erigendo ospedale” partecipano attivamente tutte le organizzazioni politiche, sociali e religiose, ricevendo una risposta ampiamente positiva da parte dei cittadini, e, anche con il contributo dell’Amministrazione comunale, nell’agosto del 1922, viene aperto l’ospedale che ha come scopo “l’istituzione e l’assistenza medica e chirurgica nei casi di urgenza, il ricovero dei pazienti nei casi di intrasportabilità o per brevi degenze susseguenti ad operazioni chirurgiche”.

Nell’ottobre del 1923 l’ospedale viene chiuso. Nel febbraio del 1924, Francesco Baldi, segretario politico del Partito Nazionale Fascista chiede di ottenere in affitto “tutta la proprietà immobiliare con facoltà di subaffittare quelle parti che non potrebbero essere usufruite come sede del partito”.

Dal 1926 al 1929, l’attività della Bouturlin, senza più identità ne validità giuridica, è limitata alla riscossione degli affitti ed al pagamento delle spese di manutenzione dell’immobile. Ma anche questa verrà a cessare nel 1929 quando i fondi passeranno alla “Società di Mutuo Soccorso”, nata nel 1925 per il trasporto degli ammalati agli ospedali di Luco e di Firenze.
Il 19 ottobre del 1933, con apposito decreto prefettizio, viene accolta la domanda diretta ad ottenere la fusione della “società di pronto soccorso”, della “fondazione Bouturlin” e della “società operaia di mutuo soccorso” allo scopo di costituire un ente morale denominato “associazione di pubblica assistenza Maria Bouturlin ved. Dini” che avrà come fine “il trasporto e l’assistenza degli infermi, di sovvenire gli indigenti ed assegnare sussidi ai soci bisognosi”.

Nella pratica però, da quella data e fino al termine della guerra di liberazione, l’attività della Bouturlin venne indirizzata, quasi esclusivamente al trasporto dei malati con due ambulanze e con una squadra di “militi” volontari.

Il 3 giugno del 1953, nasce il Poliambulatorio specialistico autorizzato e accreditato con il Servizio Sanitario Nazionale.

Dell’attività svolta dal 1945 al 1982, non si è a conoscenza di atti ufficiali ai quali fare precisi riferimenti. Dalla lettura di alcune tabelle, riportare in un opuscolo pubblicato a cura dell’Associazione nel 1983, si possono comunque trarre delle considerazioni attendibili relative sia all’attività di trasporti sanitari e sociali che a quella delle prestazioni ambulatoriali.

Il 30 aprile 1987, veniva istituito presso il Poliambulatorio della Bouturlin, il punto di prelievi ematici per il tramite di una scrittura privata stipulata con l’Istituto di Ricerche Cliniche del Prof. Manfredo Fanfani. Anche per il periodo temporale successivo, 1983 – 1998 vale quanto precedentemente detto, senza peraltro avere il supporto di tabelle numeriche riassuntive.

Durante quel periodo si comprende bene come il problema prioritario che assillava la Bouturlin era quello di realizzare una nuova sede, vista la vetustà e l’inadeguatezza dei locali. Obiettivo che comincia ad avvicinarsi, quando, dopo l’espletamento di un concorso pubblico del quale risulta vincitrice, l’amministrazione comunale, con atto deliberativo del 26 giugno del 1998 esprime la volontà di concedere l’area edificabile sede attuale dell’Associazione.

Tale volontà si concretizza il 13 ottobre 1999 quando Primo Fusi, in rappresentanza del Comune e Carlo Bucelli, presidente pro tempore della Bouturlin, firmano l’atto di concessione dell’area in diritto di superficie per la durata di 99 anni, rinnovabile per altri 99.

Il 10 febbraio 2008, dopo appena sette anni dalla firma della concessione dell’area avvenne l’inaugurazione ufficiale. Una festa per tutti, per i Barberinesi ed anche per i Mugellani. Una sede nuova, realizzata guardando al futuro. Un patrimonio della Comunità barberinese da valorizzare, utilizzare, gestire e dirigere in modo corretto e responsabile. A tale realizzazione ha partecipato in prima persona il precedente Assessore alla sanità del nostro Comune, il carissimo Giuliano Biancalani che ricordiamo sempre con grande stima e affetto.

Oggi, a “Novant’anni2 dalla nascita come ente morale, l’Associazione Bouturlin, iscritta nel Registro Nazionale del Terzo Settore, per i molteplici servizi offerti, è pienamente inserita nel tessuto sociale ed è divenuta un punto di riferimento fondamentale non solo per il nostro Comune e per l’intera Zona Mugello, ma anche per le altre Zone assistite dall’Azienda Usl Toscana Centro.

Oggi l’Associazione può contare su un capitale netto di oltre 4 milioni di euro, su 3350 soci, sull’apporto professionale di 15 dipendenti, 30 medici specialisti e 219 volontari.

 

© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 3 Maggio 2023

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