Le nostre donne
Le nostre donne siamo noi
e tutto quello che ci contiene
ha odore di biancheria lavata a mano
nello scrittoio dei segretiLe nostre donne sono girasoli in fiore
nella battaglia dei giorni
e odore di bucato fresco pulito
sempre steso fuori, dopo il calar del soleLe nostre donne siamo sodalizio taciuto
sottoscritto con la vita
la tenacia, la dolcezza, gli errori.
Delle nostre donne, io sono l’errante.Le nostre donne
parliamo lingue diverse
alla stessa tavola
ma nell’inguine mai interrotto di Dio
lavate dalle stesse acque del Giordano-dentro
bagnate ognuna d’un colore diverso,insieme,
le nostre donne formiamo
una bandiera.
Carezze di terra
(cosa buona e giusta)
Carezze di terra
e tu qui con me
a organizzare, d’amore,
una rivolta.
Quando anche gli alberi
pensarono ch’era cosa buona e giusta,
spostarono i rami
e liberarono le foglie
perché la vita
ci conducesse all’incontro.
C’è qualcosa di sacro
mentre t’osservo.
T’osservo,
mi basta saperti accanto.
E anche questa cosa
è buona e giusta.
Solitudini composte
Da qui a sera
avrò tempo per dimenticarti,
o tutto il tempo
per uccidermi in un ricordo.
Da qui a sera,
saranno ore di primavera,
di solitudini composte
come fosse vero che eri e sei
il tempo che non torna.
Un pensiero a forma di te
muove, come fosse vento,
i rami e le foglie.
Starti dentro in eterna distanza,
osservarti andare
mentre io, solo per sopravviverti,
a me, solo a me,
nel silenzio della pietra
e nel dove dell’acqua
ritorno.
Sangue
Parla la terra e parla il sangue.
Siamo troppo distratti dal nulla per ascoltare.
Un orecchio sulle radici e la mano al cielo
non saccheggia le nuvole.
Chiede solo pioggia.
La forza del perdente
Ora la collina non è più in fiamme,
il fiume si adagia sui sassi
e il canneto copre il passare dei giorni.
Ora è tempo d ripulire le pietre,
di sentire il profumo delle zolle
e di conservare i segreti della terra.
Radici lontane riaffiorano
con la forza dei ricordi.
La stessa forza del filo d’erba.
La stessa forza del perdente
che non teme la sconfitta.
Il bisogno
ritarda solo la pioggia.
Lo senti urlare in silenzio?
I nostri passi non sono passi.
Sono quello che siamo.
Vento sul canneto
e terra su terra.
Niente di più vero
che del semplice esistere.
Vinicio Capossela legge Beatrice Niccolai
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Per noi
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Le Nuvole, con Nicola Gelo
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Le Nuvole (qui una versione non musicata, letta da Severino Saltarelli)
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[youtube height=”HEIGHT” width=”WIDTH”]https://www.youtube.com/watch?time_continue=3&v=ogoNzj7K6Vs[/youtube]
Sans Papier
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Nel tempo
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Sempre in Te rifluire
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