BARBERINO DI MUGELLO – Un “dialogo” in un atto, che si svolge in un bar notturno tra un uomo condannato a morte per un epitelioma, il fiore in bocca per l’appunto, ed un uno sconosciuto che ha perduto il treno. Una bella rappresentazione, quella andata in scena nei giardini del teatro Corsini di Barberino giovedì 30 luglio, di uno spettacolo non facile da interpretare vista la brevità dell’atto unico.
A far da fil rouge agli spettacoli proposti da Catalyst per la rassegna “La rinascita comincia dalla bellezza” proposta quest’estate a Barberino, sono le sensazioni che questo lockdown ha trasmesso alle persone: la solitudine, la paura ma anche l’accettazione della morte come dato di fatto come spiega il regista Riccardo Rombi all’inizio della rappresentazione:” Quando questo spettacolo è stato rappresentato la prima volta forse il tema della morte era più vicino a tutti noi, forse la convivenza con quest’ultima era più serena. Era un dato di fatto: come si nasce, si muore. Era una cosa accettata, condivisa, un passaggio obbligato.
Irene De Vito
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 1 agosto 2020