SCARPERIA E SAN PIERO – Nel loro gergo si è trattato di un “service”, un servizio. Del resto la storia e l’attività del Rotary Club è costellata di altruismo verso le persone e le cose. E, appunto, in un servizio deve essere inquadrato anche questo recente intervento per il restauro di un antico dipinto nella chiesa del convento di Bosco ai Frati. Una tela di grandi dimensioni, negletta, senza cioè un parere accademico che l’assegnasse ad uno specifico autore con una datazione. Un dipinto che però aveva incuriosito il presidente avvocato Elio Roselli e alcuni consiglieri del Rotary Club Mugello, tanto da spingerli ad adottarlo, a costruirvi intorno un progetto di ripulitura e restauro. E così è andata.
Ai primi incontri dello scorso anno, alle ipotesi di fattibilità, con il coordinamento della dottoressa Jennifer Celani, del Mibact Soprintendenza di Firenze, ha fatto seguito la definizione dell’incarico alla restauratrice Rossana Bonetti di Borgo San Lorenzo. Una professionista del settore, con un curriculum vasto che spazia dai lavori di Francesco Ubertini (“il Bachiacca”) a Neri di Bicci, da Piero di Cosimo a Carlo Portelli, da Jacopo del Sellaio a Francesco Furini. Un elenco lungo, infarcito dai nomi e cognomi di grandi artisti. Dunque, i lavori sono iniziati il 17 gennaio e sono stati conclusi il 18 maggio, con il riposizionamento del dipinto sull’altare di destra al centro della navata della chiesa.
Dopo il benvenuto di Padre Francesco (frati francescani dell’Immacolata) e la recitazione dell’Ave Maria, la serata di presentazione del restauro è stata aperta dal saluto del presidente Elio Roselli. Un intervento preciso, sulle iniziative intraprese nell’anno rotariano e le motivazioni che hanno spinto a realizzare questo restauro. Soprattutto è stata l’occasione per ringraziare tutti quanti hanno contribuito a portare a compimento il progetto. In sequenza sono poi intervenuti l’assessore Marco Casati in rappresentanza della Amministrazione comunale di Scarperia e San Piero, la già citata dottoressa Jennifer Celani e il dottor Bruno Santi, ex funzionario e soprintendente per le province di Siena e Grosseto. E’ toccato a quest’ultimo, per la sua grande e indiscussa competenza in materia, il compito di formulare il primo parere accademico ufficiale per questo dipinto, “La Madonna che porge il Bambino Gesù a San Francesco”, olio su tela, 180 x 120 cm.. In precedenza le parole della dottoressa Celani avevano anticipato e aperto uno spiraglio circa la scuola pittorica e la presumibile datazione. Ma è stato il dottor Santi a dare contezza alla sua stessa ipotesi individuando il possibile autore in Vincenzo Rustici (Siena, 1556 – Siena, 1632), pittore di scuola senese, allievo (o forse collaboratore) del più noto Alessandro Casolani, padre di Francesco Rustici detto “il Rustichino”.
Davanti al dipinto è intervenuta la restauratrice Rossana Bonetti che ha illustrate la tecnica di ripulitura della tela e di ritocco, addentrandosi nel dettaglio della rappresentazione raffigurata nel dipinto. Ha evidenziato come la parte bassa e una porzione appena sopra l’angolo di sinistra del quadro fossero state aggiunte o rielaborate in epoca successiva, attestando comunque come ci si trovi davanti all’opera di un artista notevole. Infine è giusto ricordare anche il lavoro di ripulitura e di riverniciatura della cornice curato da Luca Barletti, uno dei volontari di Bosco ai Frati. La serata è proseguita con la consegna del gagliardetto rotariano a coloro che si erano susseguiti negli interventi di presentazione.
Insomma, la breve cronaca di un momento di grande senso civico a servizio del territorio. Sicché è giusto chiudere con le parole di San Bonaventura, un gigante del francescanesimo, un eminente teologo, che in questo luogo trascorse un breve periodo della sua vita: “L’impegno costante nelle piccole cose è una virtù grande ed eroica.”. Ecco, questo è stato l’impegno del Rotary Club Mugello.
Gianni Frilli
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 20 maggio 2018