Ma Claudi e i suoi operai si sono superati e lavorando di scalpello e flessibile a mano, hanno realizzato copie perfette dei rosoni originali. Opere da oltre due quintali ciascuno, tratte da lastre intere grezze. “Le abbiamo tagliate -spiega- poi sagomate fin dove era possibile con l’aiuto di un macchinario, e poi abbiamo fatto tutto il lavoro a mano con frullini e scalpelli, dieci-quindici giorni per ogni rosone. Ora due sono già stati consegnati, mentre il terzo sarà a Santa Maria Novella per i primi giorni di gennaio”.
Negli ultimi anni l’azienda di Claudi, che ha iniziato l’attività nel 1998, ha avuto un forte incremento. E decisivo è stato l’incontro con Stefano Ricci, il designer di moda che si è innamorato di Firenzuola e dei suoi ambienti e quindi anche della pietra serena. Che ha deciso di utilizzare per i suoi negozi sparsi nelle più importanti città del mondo. E con la pietra serena ha caratterizzato la sua grande tenuta di Poggio ai Segugi, a pochi chilometri dal paese di Firenzuola.
Tutti lavori che Ricci ha affidato a Claudi e ai suoi operai: “Son state le cose più importanti che avessi mai fatto. Archi ricavati da un monolite di oltre 4 metri, pezzi su misura molto particolari. Indubbiamente ci ha aiutato a crescere. E adesso siamo in cinque a lavorare qui. Un grande impulso. Senza di lui saremmo ancora a lavorar la pietra per opere stradali, marciapiedi, finestre e stipiti di porte. Lui ci ha fatto cambiar marcia, ormai da una decina d’anni. E’ una persona precisa ed esigente, e giustamente ha sempre preteso grande precisione, e questo ci ha consentito di imparare e salire di livello. Ricordo – sorride Claudi- quando mi mandò a Macao, per seguire il montaggio dei manufatti in pietra nel suo negozio: mi spedì là, disse, per darmi una sveglia! Poi siamo stati a Cannes, a Montecarlo. E i lavori, in altri negozi di Ricci. Inoltre adesso stiamo lavorando per un albergo fiorentino, in via Tornabuoni, per realizzare pavimentazione e portali. Per un amico di Ricci stiamo poi realizzando un caminetto gigantesco, per una villa sul monte Amiata”.
Lavori prestigiosi, lavori frutto di un prezioso artigianato artistico. “La pietra serena -nota Claudi- si presta molto. Con un porfido o altri materiali non puoi fare quello che crei con la pietra serena, che è un materiale che dà un valore aggiunto alle finiture. Vuoi mettere un caminetto in pietra serena , con un caminetto prefabbricato in geopietra? La differenza si vede tutta”.
E così il comparto della pietra serena, a Firenzuola, è in fase di recupero. “Certo, il virus ha un po’ rallentato le cose, ma noi abbiamo sempre lavorato. La crisi è passata, e vedo che anche i miei colleghi lavorano tutti: non sono a conoscenza se su mercati nazionali ed esteri, ma sembra proprio che la pietra serena torni ad essere apprezzata e richiesta.” Infine, sul futuro dell’arte dello scalpellino, Claudi è fiducioso: “Io ho quarant’anni, i miei collaboratori non superano cinquanta, siamo nell’età giusta. E se il lavoro procede, l’idea di cercare un giovane che abbia voglia di imparare il mestiere, c’è di certo”.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 6 Gennaio 2021
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