MUGELLO – Qualche mese fa abbiamo potuto leggere su L’Espresso un interessante articolo/intervista al maestro Vangi: “Scolpire tiene giovani. E a 88 anni il maestro Vangi porta la croce in Asia (Sud Corea). Una vita tra il marmo e il granito. Il sacro e il profano. In effetti il nostro illustre concittadino, nonostante l’età e qualche
recente acciacco, continua a lavorare incessantemente, come fosse un artista di altra età. Si trova attualmente nella sua residenza di Pesaro, “prigioniero” prima perché “zona rossa” poi, come tutti noi. Nell’articolo citato si annunciava l’inaugurazione prevista per questa primavera della Basilica di Namyang in Sud Corea, progettata da Mario Botta. Una chiesa gigantesca in un’area sacra dedicata alla Vergine del Rosario, non lontano da Seul, quasi tremila posti a sedere e due grandi absidi cilindriche in mattoni alte 40 metri.
Per la basilica lo scultore ha realizzato un crocifisso e due pannelli di grandi dimensioni, serigrafati e sistemati tra due lastre di vetro, raffiguranti due scene: L’ultima cena e l’Annunciazione. La nostra associazione aveva programmato la propria presenza, così come sempre avviene in occasione di inaugurazioni di mostre con opere del maestro. Ovviamente la cerimonia è però rimandata, vista la situazione sanitaria del paese asiatico, molto simile a quella del nostro paese. Giuliano Vangi continua nella sua attività artistica a porre un’attenzione particolare nei confronti del sacro e delle tematiche religiose.
Pensiamo, ad esempio, ai disegni su Papa Francesco del 2017 (in mostra a Scarperia durante le Festività di fine anno 2018) e al recentissimo arredo presbiteriale della nuova chiesa di Cintolese (altare, ambone, crocifisso e seduta del celebrante) inaugurata nel mese di marzo 2019. Per il mese di maggio prossimo era in programma anche l’inaugurazione di una nuova mostra di sue opere presso il Palazzo Reale di Torino, ma anche questo appuntamento è rimandato a tempi migliori.
Ho telefonato al maestro per gli auguri di Buon Compleanno, e con i saluti anche alla moglie Graziella, da parte di tutta l’associazione. Il maestro ha ringraziato augurando a tutti di poterci incontrare quanto prima: “Vivo a Pesaro, ma il Mugello, Firenze e la Versilia sono il mio orizzonte creativo e i miei affetti”.
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