MUGELLO – Da sabato 2 marzo a lunedì 1 aprile, nella “Sala dell’Incontro”, presso il convento di San Bonaventura al Bosco ai Frati, una mostra fotografica da non perdere: “Volti d’Africa”. Immagini di Francesco Noferini, prese durante i suoi viaggi nell’ambito dell’attività missionaria di Assomis (Associazione Solidarietà Missionaria Onlus di Borgo San Lorenzo), a sostegno delle iniziative di padre Pasquale Poggiali, sacerdote della Congregazione di Don Orione. Apertura sabato, domenica e festivi dalle 9:30 alle 12:30 e dalle 15:00 alle 18:00 – chiuso il 31 Marzo, Pasqua.
Fotografo professionista, con tanti anni di esperienza a tutto tondo, in una disciplina in continua evoluzione, Francesco non si è mai tirato indietro di fronte all’incalzare della nuova tecnologia digitale e multimediale. Così, nel tempo, è passato dalla fotomeccanica, dalle pellicole pancromatiche, dallo sviluppo dei negativi e dalla stampa analogica al mondo dei pixels e delle schede di memoria.
Il suo lavoro, in senso lato, lo vede interprete di una fotografia d’autore che spazia dai paesaggi ai ritratti, dalla quotidianità alle opere d’arte. Scatto dopo scatto, immagine dopo immagine, dal turbinio dei colori alla veracità del bianco e nero, Francesco, riesce a far parlare le sue istantanee. Come nel caso dell’ormai famoso fotoreportage dalla “Cava di Pissy”, in Burkina Faso – fra l’altro già ospitato anche negli spazi museali dell’Ospedale degli Innocenti, a Firenze – dove i volti di quei bambini e di quelle donne, sfruttati in un lavoro massacrante, generano sincera emozione. E poi anche in Costa D’Avorio e in Togo.
Da queste sue escursioni africane, maturate nell’ambito dell’attività missionaria di Assomis (Associazione Solidarietà Missionaria Onlus di Borgo San Lorenzo), a sostegno delle iniziative di padre Pasquale Poggiali, sacerdote della Congregazione di Don Orione, prende forma questa esposizione con una selezione di ritratti, di sguardi.
Ma Francesco è anche generoso, volitivo, propositivo. Soprattutto, e non a caso, è uno dei volontari impegnati nella promozione turistica del complesso francescano di Bosco ai Frati. Ormai da oltre sette anni lo frequenta e si mette a disposizione nell’accompagnare i visitatori e per allestire gli eventi che ne amplificano la visibilità.
Sicché, da quella sua esperienza in terra di missioni, insieme all’impegno verso il luogo sede dell’evento, è scaturita l’idea di realizzare la mostra che, siamo sicuri, si farà apprezzare per la tecnica fotografica, di un professionista del pixel, e, appunto, per il realismo di quelle immagini, di quei volti d’Africa.
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