Bruno BECCHI, Figure del socialismo Italiano, Firenze, Pagnini Editore, 2010, pp. 7-217, 14 euro.
La presente pubblicazione si configura come una sorta di “Quadri di un’esposizione”, in quanto propone al lettore un metaforico percorso attraverso taluni aspetti del pensiero e dell’azione politica di figure esemplari del socialismo italiano. Passando da Labriola a Matteotti, a Rosselli, a Nenni, a Lombardi, a Pertini, soffermandosi su Calamandrei, Brodolini, Codignola ed altri ancora, il libro propone un itinerario attraverso la raffigurazione di uomini che tanta parte hanno avuto, in modi e tempi diversi, nella storia politico-sociale del nostro paese.
Il nucleo originario dei “quadri della mostra” – “i bozzetti”, potremmo dire, restando nella metafora – è rappresentato da una scelta di articoli apparsi sul periodico “Laburista notizie” nel corso dei sui primi dieci anni di vita. Si tratta di contributi in parte rielaborati ed adeguati alle mutate esigenze del nuovo tipo di pubblicazione, ma cui è stato mantenuto quel binomio di rigore storiografico e stile piano e di agevole lettura che fin dalla prima uscita ne ha rappresentato la caratteristica saliente.
Completa il volume un’Introduzione in cui l’autore si sofferma sulla crisi che ha colpito il Partito socialista allo scadere del suo centenario e ne ha addirittura determinato lo scioglimento nel novembre 1994. Emerge così in tutta evidenza lo stridente contrasto tra la vitalità di certe intuizioni politiche e la scomparsa del partito che degli autori di quelle intuizioni ha rappresentato il punto di riferimento ideale ed organizzativo.