BORGO SAN LORENZO – Mescolare ingredienti per dar vita a piatti gustosi è un’arte. Così come lo è accostare colori su una tela o mescolare parole su di una pagina bianca. Il libro di Daniela Parigi è tutto questo e anche di più. “Le frittelle della Palmira” (scheda qui), presentato domenica 25 marzo in una Villa Pecori affollatissima, non è un semplice libro di ricette.
È un piccolo pezzo di storia borghigiana, un cassetto della memoria che si apre e ci riporta in un tempo lontano fatto di cose semplici, ingredienti genuini, persone schiette. Così come lo è l’autrice, mugellana verace, amante della buona cucina come lo fu la sua nonna. Daniela nel tempo ha appuntato le sue ricette su di un vecchio quaderno, zeppo di foglietti, ritagli di giornale, fotografie. Ma non si è limitata a dosi e ingredienti. Ha fatto molto di più. Ha descritto ambienti, ha portato in luce ricordi, aneddoti di vita e momenti di condivisione familiare. Poi quel quaderno è… sparito per ritornare in veste di libro proprio ieri, a Villa Pecori, grazie alla sensibilità dell’editore Parigi&oltre che lo ha posto al centro di un progetto editoriale assolutamente originale. Curato da chi scrive con il progetto grafico di Marco Antonio Iozzo, “Le Frittelle della Palmira” gode del patrocinio dei Comuni di Borgo San Lorenzo e Scarperia e San Piero ed è arricchito da una serie di illustrazioni e dipinti di artisti mugellani che con entusiasmo hanno aderito al progetto, donando una loro opera. Fiorella Betti, Silvia Boanini, Barbara Cantini, Cristina Falcini, Bruna Fanfani, Patrizia Gabellini, Marta Manetti, Vittoria Margheri, Elisa Marianini, Cristina Monti, Marta Morolli, Chiara Naldi, Giuliano Paladini, Enrico Pazzagli, Robi Pistolozzi, Goffredo Rontini, Fabrizio Scheggi: ciascuno con la propria tecnica ed il proprio stile hanno reso unico e originale questo piccolo volume che vanta anche una bella prefazione dello chef Luigi Incrocci ed una preziosa introduzione dell’assessore Cristina Becchi.
“Occorre ritrovare la gioia di stare davanti ad un focolare – ha sottolineato il Sindaco Paolo Omoboni durante la presentazione del libro – piuttosto che davanti ad un monitor. Di fare famiglia, di parlare, di condividere parole e pensieri davanti ad un piatto semplice ma che ci riporta a valori unici e preziosi.”
Valori di cui questo libro, che va letto oltre il titolo, si fa portavoce, diventando mezzo di valorizzazione e promozione del nostro patrimonio culturale e gastronomico. In questo senso più che mai preziosa anche la collaborazione con la Pro Loco di Borgo San Lorenzo che ha sostenuto il progetto editoriale, proseguendo nella sua attività di conservazione e valorizzazione delle ricchezze della tradizione borghigiana. Un libro da tenere a portata di mano tra i fornelli ma anche sul comodino. Per un pubblico di buone forchette, per gli amanti della tradizione, per chi della cucina vorrebbe fare una professione o per chi semplicemente ama leggere.
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