Monte Giovi. “Fulmini e saette”: da luogo di culto a fortezza d’altura nel territorio di Fiesole etrusca
Sesto Fiorentino, All’Insegna del Giglio, 2017, 248 p., ill.
€50,00
Questo volume vuole offrire un’analisi critica delle evidenze archeologiche emerse sulla vetta di Monte Giovi e presentare alcune considerazioni sulla natura del sito etrusco che, nel nome come nelle testimonianze, rimanda indubbiamente alla sfera religiosa. Negli ultimi decenni importanti ricerche hanno modificato profondamente il quadro delle conoscenze di questo territorio posto nella parte più settentrionale dell’Etruria propria, terra di passaggio e giunzione con il mondo padano. La nuova fase della ricerca archeologica, iniziata da Giuliano De Marinis negli anni Novanta del secolo scorso, dopo le indagini a I Monti (San Piero a Sieve) si è intensificata con gli scavi pluriennali condotti a Poggio Colla (Vicchio) e a San Martino a Poggio (Frascole), entrambi compresi nella valle del Mugello e contemporanei alle scoperte e alle ricerche effettuate sul versante fiorentino, come quelle a Pietramarina e a Gonfienti. Accanto agli isolati nuclei dell’aristocrazia orientalizzante nel territorio fiesolano sono così apparsi nuovi insediamenti e santuari, diversificate produzioni artigianali e importazioni; tutte rivelano nel loro insieme un quadro culturale complesso in parte ridefinito dalla recente pubblicazione di varie carte archeologiche.