BARBERINO DI MUGELLO – Sabato 21 aprile è stata inaugurata a Pesaro la mostra diffusa dello scultore, concittadino barberinese Giuliano Vangi. Erano presenti personalità da mezza Italia e anche dall’estero. Prima tappa la statua realizzata dallo scultore per piazzetta Toschi Mosca, davanti ai musei civici: un’opera monumentale e suggestiva in cui trovano forma l’arte, la musica, il teatro e la poesia, simboli culturali di Pesaro – tra i soggetti emerge non a caso Rossini – e delle Marche. Personaggi che hanno fatto la storia e la fama della regione: Federico da Montefeltro, Leopardi, Raffaello e la sua “Muta”. Tra i partecipanti non potevano mancare i soci dell’associazione “Amici di Giuliano Vangi”, presenti oltre 50, in pullman e auto private. Il maestro durante il suo intervento non ha mancato di accennare pubblicamente a questa presenza, come fa ogni volta, e quindi al legame con il suo Mugello. In occasione dell’inaugurazione di questa opera scultorea, che è stata presentata dall’architetto svizzero Mario Botta, hanno parlato il viceministro Riccardo Nencini, il sindaco di Pesaro Matteo Ricci, il Presidente della regione Marche Luca Ceriscioli e lo sponsor principale Giancarlo Selci titolare dell’azienda Biesse Group che ha finanziato l’opera alla memoria della moglie.
La giornata è poi proseguita con la visita nei musei civici della città ai disegni e bozzetti preparatori, quindi alla galleria Ca’ Pesaro 2.0 dove erano esposte alcune opere e disegni per concludersi alla Pescheria dove erano in mostra 15 altre opere del maestro e disegni. A conclusione dell’evento un cocktail finale a palazzo Ratti, a cui anche il nostro gruppo era invitato.
Unico il tema della mostra: l’uomo e la sua esistenza in un presente complesso dove convivono violenza e armonia.

Gian Piero Luchi
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 24 aprile 2018

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