BARBERINO DI MUGELLO – Gli eventi dedicati, in questo fine marzo, al poeta di casa, il secentesco Bartolommeo Corsini, sono stati tutti coinvolgenti e di alto livello. Ma, com’era prevedibile, il culmine lo si è raggiunto venerdì 24 marzo – la data esatta del trecentocinquantesimo anniversario della morte del Corsini -, con lo spettacolo teatrale che ha portato in scena la sua opera più famosa, “Il Torracchione Desolato”.
Ma l’obiettivo è stato sicuramente raggiunto. Lo spettacolo infatti è stato più che piacevole, ben allestito, ben recitato, sempre con il giusto ritmo, e con un efficace e ben collegato dipanarsi dei tanti episodi, grazie all’apporto dei cantastorie, prima Leonardo Chiari e poi anche Laura Viani, per la regia di Antonio Costa e Tiziana Cacciafani.
L’assessore alla cultura Fulvio Giovannelli, nel suo saluto iniziale, ha giustamente dato merito ad Antonio Costa, al quale si deve la trascrizione teatrale dell’opera del Corsini. E l’iniziativa promossa da Costa non solo ha fatto conoscere al pubblico un’opera finora appannaggio di pochi studiosi di letteratura secentesca, ma ha anche dato un’ importante spinta ad un’operazione parecchio significativa: il fatto ciò che numerosi Barberinesi, di compagnie teatrali diverse, si siano messi insieme, e abbiano creato dal nulla uno spettacolo, facendo divertire il numeroso pubblico, e divertendosi loro stessi nella rappresentazione e nelle prove.
E c’è da credere che “Il torracchione desolato” in teatro non resterà un episodio singolo, ma troverà altri spazi e tempi, per essere replicato. Ne varrebbe sicuramente la pena.
Perché questi applausi sono davvero meritati!
(foto di Paolo Menchetti)
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 27 Marzo 2023