foto di Massimiliano Nardoni

Un modo di vivere discreto, a bassa voce, teso più dall’essenza che all’apparenza, una presenza importante, rassicurante, rasserenante

Amo di te il tuo essere

petali di rosa, luce di luna,

suono di liuto, passo di danza;

di te mi prende l’essenza di delicatezza, sfumatura,

armonia, leggerezza.

Amo il tuo vivere ai margini dell’attenzione,

nel quale mi perdo e mi ritrovo,

assaggiando spicchi autentici di esistenza;

in cui anche la sofferenza percepisco

come cammino verso una condizione estranea al dolore.

Amo il tuo muoverti senza far rumore,

ove la complessità della realtà

sento ricondursi ad unità nella diversità

e le debolezze del corpo annullarsi

nella consistenza lieve dello spirito.

E in te e con te m’incanto di fronte

ai ricami rosei di un’alba primaverile,

agli orizzonti azzurri di un pomeriggio d’estate,

al tramonto precoce di una sera autunnale,

alle ombre lunghe di una notte d’inverno.

E in un istante di coscienza sospesa,

di stato di quiete sublime,

vorrei fermare il tempo

e fare dell’attimo presente

un momento senza fine.

Bruno Becchi
Misano Adriatico, 20 luglio 2023
(foto di Massimiliano Nardoni)
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello

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