BORGO SAN LORENZO – Anche il Chino chini parteciperà al viaggio studio “Per la storia di un confine difficile. L’Alto Adriatico nel Novecento” organizzato in occasione del “Giorno del Ricordo” dalla Regione Toscana, dagli Istituti storici toscano e grossetano della Resistenza e dell’età contemporanea, dal Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca – Ufficio regionale per la Toscana.

Con questo viaggio, che si terrà dal 12 al 16 febbraio toccando luoghi come Redipuglia, Gonars, Trieste, Basovizza, Padriciano, Fiume, Albona, Fossoli, la Regione Toscana ha voluto costruire un percorso sperimentale di formazione e conoscenza storica rivolto in particolare al mondo della scuola, in modo da raccontare gli eventi di una storia di “lunga durata”.

“Il viaggio sul ‘confine orientale’ rappresenta la tappa decisiva di questo processo di sedimentazione della memoria -ha sottolineato il vicepresidente regionale con delega alla cultura e alla memoria Monica Barni – un confine ha sempre due margini, due frontiere, ma se attraversato può divenire anche un punto d’incontro e di scambio tra storie e culture, tra popoli e civiltà. La storia e la memoria,  sono gli strumenti per costruire un contesto di riconoscimento reciproco e di ascolto; è questo l’obiettivo delle politiche della Memoria che la Regione Toscana sostiene con continuità ed impegno da molto tempo, certa che investire sulla formazione e sulla conoscenza possa essere il vaccino più forte contro l’odio, l’indifferenza e la xenofobia”.

© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 12 febbraio 2018

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