I sei scultori che si sono sfidati hanno utilizzato un blocco di pietra serena, proveniente dalle cave di Firenzuola, e sono stati giudicati da una commissione artistica composta dall’assessore alla cultura del comune di Scarperia e San Piero, Marco Casati, il rappresentante del comune di Firenzuola, l’architetto, Marco Sozzi, il presidente della Pro Loco di San Piero a Sieve, Sauro Bani, la professoressa Susanna Ragionieri dell’Accademia delle Belle Arti di Firenze, la dottoressa Alessandra Buyet, della fondazione Antonio Berti, la professoressa dell’Accademia delle Belle Arti di Carrara, Gaia Bindi e dallo scultore Niccolò Niccolai.
La commissione celebra la vincitrice con le rispettive parole: “Viste le scultore eseguite dai partecipanti dopo ampio dibattito; considerato che l’opera di Aurora Avvantaggiato risulta la più compita dal punto di vista formale e la più pregnante dal punto di vista evidenziato anche dalla coerenza fra l’opera ad il titolo della medesima la proclamiamo vincitrice della sedicesima edizione del Simposio di scultura Antonio Berti con l’opera La Riserva.” L’opera vincitrice insieme ad altre 3 sarà a disposizione del comune di Scarperia e San Piero che le collocherà nel contesto cittadino.
Un’altra opera invece, insieme a Resurrezione del Dio ucciso di Luigi Mancuso, unico autodidatta degli scultori in gara, vincitrice del premio della giuria popolare, saranno a disposizione del comune di Firenzuola.
La premiazione si è svolta in un clima festoso e gioioso con buona affluenza di pubblico
accompagnato da un apericena e dal concerto di musica dal vivo di “Guanto e i Galletti”.
Soddisfazione dunque per il buon andamento e per il livello qualitativo della manifestazione ed appuntamento con il Simposio Antonio Berti per il settembre 2020.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 24 settembre 2018