SCARPERIA E SAN PIERO – È un titolo provocatorio quello che il mugellano Filippo Giustini ha dato al suo libro, autoprodotto, “Babbo Natale non esiste”. E lo presenta in maniera altrettanto particolare, accompagnato da una copertina “forte” nel quale Babbo Natale manda a “quel paese” i lettori. Ecco la sua auto-intervista.
Chi sono? Innanzitutto non sono uno scrittore. Sono uno statistico (non statista!) con una tesi ormai polverosa (2004) sulla “Ristorazione Toscana di Qualità“ che mi ha portato inevitabilmente ad essere trai i fondatori e membro della condotta di Slow Food Mugello (colpa anche dello chef – e amico – Cristian Borchi). Sono uno dei quattro soci dell’agenzia pubblicitaria Lo-Studio, in Mugello, e mi occupo di marketing e creatività. Sono da poco ciclista (graveler per la precisione), a tratti a dieta e novello frequentatore di una palestra (e del suo centro benessere!). Infine, cosa più importante, sono marito ed amico di mia moglie Elena, custode delle crocchette dei nostri due più due gatti e domestico dei nostri due cani. Vorrei comprarmi una Ferrari, ma purtroppo mi sono dovuto accontentare di un Volvo 240 del 1990 con 500.000 km comprata a mezzo con un cliente costataci € 1.200,00 che consuma incredibilmente più di qualsiasi Ferrari, forse quanto un Boeing. Sono ricco dentro quindi.
Perché un libro? Non so di preciso il motivo (in realtà lo so e nel libro c’è scritto!). Diciamo che tra qualche mese compierò i miei primi 40 anni, la barba tende ad imbiancarsi, ho iniziato a fare un po’ di sport, mangio spesso in maniera sana e mi son chiesto: “A questo punto posso anche pubblicare un libro, tutto è possibile!” Così l’ho fatto.
Perché quel titolo? Il titolo ovviamente è una piccola provocazione, perché io credo a Babbo Natale e ai sogni ovviamente. Però credo un po’ meno alle persone, si stanno impegnando poco per contribuire a cambiare  il mondo, la loro vita, la vita di chi è loro vicino. Si auspicano che accada qualcosa, mentre non fanno niente per cambiare questo qualcosa. A Natale siamo tutti più buoni e più stronzi. E sembra che il tempo, i drammi, la crisi economica e le disgrazie si fermino come per magia. Tutti diventiamo incredibilmente ottimisti e questo è la cosa che odio di più del Natale, quei 15 giorni di buon umore diffuso.
Di cosa parla il libro? Il libro parla di presente. Di momenti disordinati, infatti non c’è neanche la numerazione delle pagine. Il libro parla di errori (compresi quelli ortografici che troverete!) Parla di sogni, di qualcosa che non va intorno a noi. Della nostra incapacità (e pigrizia) nel cercare di cambiare le cose. Parla di persone e situazioni normali nelle quali io mi ritrovo e anche molte delle persone che frequento per lavoro, per amicizia o altro. Infine, il libro parla inevitabilmente di futuro. Che è già qui tra noi, ed è innocuo. Ve lo assicuro.
Come hai fatto a pubblicarlo? La verità? Beh ho iniziato a scriverlo, come tutte quelle persone – scrittori o non – che hanno voglia di scrivere qualcosa. E on-line con 85 Euro ho stampato 60 copie di 80 facciate con copertina opaca, che mi saranno recapitati tra 10 giorni a casa, senza costi aggiuntivi.
Dove è possibile comprarlo? Il libro è location indipendent, come mi piace definirlo. Non si trova – al momento – in nessuna libreria, ma lo si può “acquistare” solo online. Non ha un prezzo di copertina, viene solo richiesta una donazione libera a questo link (clicca qui) e si potrà ritirarlo o direttamente a Marchisoro HUB in orario di ufficio a San Piero a Sieve dove abbiamo il nostro studio, oppure il 18 dicembre durante una serata di presentazione che faremo sempre a Marchisoro HUB insieme a Matteo Lucii che modererà la serata (posti limitati, potete registrarvi gratuitamente a questo link), oppure ancora è possibile richiedere di farselo spedire a casa senza costi aggiuntivi.

© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 29 novembre 2018

Share.
Leave A Reply

Exit mobile version