BORGO SAN LORENZO – Venerdì 4 Aprile, al cinema teatro don Bosco di Borgo San Lorenzo si sono incrociate storie di migranti e atmosfere delle nostre campagne, grazie allo spettacolo di canti contadini toscani “La Barriera”, tratto dal libro omonimo di Ivo Guasti e Franco Manescalchi, eseguiti dalla compagnia “La Petruzza”. La serata, promossa dall’Associazione Progetto Accoglienza, è stata introdotta dalla presidente Eura Pasi, che ha sottolineato quali fossero le barriere di allora, ad esempio tra campagna e città, ricordando anche le storie dei nostri emigranti.

Prima dello spettacolo, sul palco, Ettore e Temmy hanno risposto ad una serie di domande poste dal pubblico, ricostruendo così le loro storie di migranti. Due storie molto diverse: lei, arrivata dalla Nigeria nel 2016, lui dal sud America nel 1987. E, grazie alle loro parole, il pubblico in sala ha potuto percepire i loro ricordi: la nostalgia per il cibo e per gli affetti, l’esperienza del viaggio e la prospettiva, un giorno, di tornare.

Quali sono, ci si è chiesti con queste riflessioni, le barriere di oggi? Ne è nata in sala la riflessione e l’invito a non fare di tutta l’erba un fascio, a ricordare che ogni migrazione è un mondo a sé, all’interno del quale ci sono le storie dei singoli migranti. Insomma, a vedere l’immigrazione non solo come un fenomeno sociale, ma anche come una questione umana.

Poi spazio ai canti, con l’opera, diretta Filippo Margheri, che ha proposto un viaggio fra dolore e speranza, fra la difficoltà di lasciare la propria terra e l’aspettativa di un mondo migliore. Le offerte raccolte durante la serata, ha spiegato Eura Pasi, serviranno a integrare i pacchi alimentari che ogni settimana sono distribuiti agli utenti del centro di ascolto del Progetto Accoglienza. In sala era presente anche l’assessore alle politiche sociali del Comune di Borgo San Lorenzo Paola Coppini.

Nicola Di Renzone
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 6 Aprile 2025

 

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