
La situazione generale è piuttosto sconfortante: il coprifuoco, le file ai negozi con la tessera annonaria in mano, il pensiero ai giovani in guerra … eppure nella chiesa, illuminata da decine di candele sugli altari e dalla accecante luce che entra dalle finestre a mezzaluna, il clima è di pace assoluta.
Rompe il silenzio il coro, le parole tremanti del proposto don Galeotti, che ogni tanto si perde a causa della demenza ed è ripreso dal suo cappellano, e le parole limpide del Cardinale. Dopo la funzione tutti nel sagrato a immortalare il momento. Oltre ai sacerdoti, insieme a Dalla Costa, ben 16 chierichetti con età oscillanti dai sei agli undici anni.
Poi l’incontro con il commissario Remo Chiariotti, facente funzioni di Sindaco, con il quale parlano a lungo della recente occupazione della Sicilia ad opera degli alleati.
A sera giunge al convento di Quadalto, accolto dallo scampanio festoso del campanile, dove trascorrerà la notte. Le suore hanno tirato a lustro tutti i locali e suor Chiara ha lucidato le foglie di tutte le piante verdi che fanno bella mostra di sé nei grandi corridoi. Durante la cena Sua Eminenza è servito personalmente dalla madre, suor Teresa, con la quale ha un lungo colloquio notturno riguardante la disponibilità della congregazione ad offrire rifugio ad ebrei e soldati dell’ esercito alleato, almeno fino alla fine della guerra che, sembra, imminente … beata illusione !!!
La mattina dopo sveglia alle cinque e partenza per Misileo dove celebra la messa e si intrattiene con i bambini del catechismo. Subito dopo pranzo visita alla Badia di Susinana. Alle diciassette ritorna in convento: è pallido e spossato. Gli anni e la mole di lavoro che lo assorbe lo indeboliscono sempre più. Benedice una vecchina ammalata, mangia un po’ di pane raffermo nel caffelatte e va a letto. La mattina del 25 sempre partenza alle cinque e visita pastorale a Salecchio. A mezzogiorno, però e’ già a Quadalto. Ha la febbre, ma prima di ripartire recita il rosario con le suore e improvvisa una breve predica sulla carità e sull’ accoglienza guardando, soprattutto, suor Teresa. Riparte attorniato dalle suore che lo accompagnano alla macchina. Meno di quindici giorni e l’Italia sarà nel caos più totale.
Gianfranco Poli
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 27 Dicembre 2020