BARBERINO DI MUGELLO – Negli scorsi giorni il “Corsini” di Barberino è stato abbellito da una vetrofania. Sulla vetrata del teatro comunale, infatti, è apparsa una splendida Frida Kahlo, con una “S” stampata sul petto, che ammicca ai passanti (articolo qui). Quest’opera è un regalo del collettivo “Lediesis” lo stesso che, in occasione dell’8 marzo, ha esposto le proprie opere di street art a Firenze. Abbiamo provato a scoprire qualcosa di questo gruppo tanto bravo quanto misterioso.
Chi sono le “Lediesis”? Siamo un collettivo di street artist che preferisce restare anonimo. Il nostro super potere, in un mondo in cui c’è la smania di protagonismo, è l’invisibilità.
Qual è il vostro scopo? Quello che ci muove è lo scopo di far riflettere ogni persona, che sia uomo o donna. Non è che solo le donne, a cui dipingiamo la S sul petto, hanno i superpoteri, li abbiamo tutti. Dobbiamo solo rendercene conto e agire di conseguenza. Tutti, anche se con piccoli gesti, possiamo cambiare il mondo. La rivoluzione inizia da noi stessi: quando ci rendiamo conto delle nostre possibilità, e di conseguenza delle nostre responsabilità. I nostri personaggi iconici fanno tutti l’occhiolino perché è un gesto di complicità con chi li guarda, come se dicessero “guarda, anche tu sei come me, anche tu hai i superpoteri!”.
Avete esposto a Roma e Firenze, due grandi città, come siete arrivate a Barberino e perché lo avete scelto? Abbiamo fatto la prima incursione a Firenze in occasione dell’8 marzo attaccando otto figure di donna in altrettante finestre cieche del centro storico. Sinceramente non ci aspettavamo il successo mediatico che abbiamo avuto. Questo ci ha incoraggiato per uscire con altrettante icone a Roma dove abbiamo disseminato di donne il Ghetto e Trastevere. Da Anna Magnani alla Sora Lella. Da Eva Kant a Barbie. In questo momento stiamo collaborando con la Fondazione “Il Cuore si scioglie” per promuovere i loro interventi e le loro raccolte fondi. Insieme ci siamo ispirati al famoso discorso di Martin Luther King e abbiamo selezionato sette persone che hanno cambiato la storia. Purtroppo, siccome la campagna è ancora in corso, non possiamo svelarvi molto. E proprio perché siamo sensibili ai temi sociali è stato naturale approdare a Barberino dopo il terremoto dello scorso 9 dicembre. Per dare un segnale alla popolazione, per far sentire a chi è in difficoltà che non è solo. Abbiamo contattato la direzione del Teatro Corsini, che sul territorio è un importantissimo polo di aggregazione, e sono stati entusiasti della proposta.
Perché, tra le tante “super Donne” che avete disegnato, avete scelto proprio Frida Kahlo per Barberino? C’è un messaggio? Frida rappresenta un po’ tutte le artiste, ha una personalità forte e rappresenta un esempio di resilienza e resistenza. Quella che, in questi giorni, sta dimostrando la popolazione colpita dal terremoto.
Qual è la reazione che volevate suscitare e quale, invece, vi aspettate? Vorremo esprimere solidarietà nei confronti di chi in questo momento si trova in difficoltà e allo stesso tempo trasmettere un messaggio di coraggio e speranza.
Avete altri progetti in Mugello? Chissà, magari per occasioni più felici!
Irene De Vito
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 21 dicembre 2019