MUGELLO – Ricorrono i centocinquanta anni dalla nascita di Galileo Chini (1873-1956), e in questo 2023 non potranno mancare iniziative di vario genere, mostre, convegni e pubblicazioni dedicati a uno dei più importanti protagonisti di quella ricca stagione delle arti decorative italiane che va dalla fine dell’Ottocento agli anni Trenta del secolo successivo. Iniziatore delle Fornaci San Lorenzo a Borgo San Lorenzo che con i prodotti artistici lì creati e realizzati ha impreziosito molti luoghi del Mugello e di tanti luoghi d’Italia ed anche all’estero.
Di recente Polistampa di Firenze ha pubblicato su Galileo Chini un libro di grande valore, che si sofferma in particolare sulla sua attività di ceramista, leggendola all’interno del contesto internazionale delle arti decorative, e dimostra come, negli stessi anni, venga percepito come un artista e un innovatore di riferimento anche in ambito straniero, in primo luogo attraverso il tramite delle grandi esposizioni internazionali come quella di Torino del 1902, quelle parigine del 1900 e 1925, o il Salon d’Automne del 1909.
Il volume poi approfondisce la presenza delle opere in ceramica di Chini alle Biennali veneziane e il ruolo che queste hanno avuto per la diffusione dei suoi prodotti, grazie anche alla dettagliata analisi dei registri di vendite della manifestazione lagunare.
La seconda parte del libro è di grande interesse, perché documenta la vasta ed eclettica produzione delle manifatture ceramiche legate a Chini – L’Arte della Ceramica, Fontebuoni e Fornaci San Lorenzo – analizzando in oltre centocinquanta schede una corposa selezione delle sue opere, estremamente variegata per riferimenti stilistici, sagome e materiali, corredata da numerose fotografie a colori. A queste si aggiungono anche disegni e bozzetti preparatori che permettono di scoprire la fase progettuale delle ceramiche e, in alcuni casi, delle vetrate.
Infine, a chiusura dell’opera è inserita un’appendice fotografica che presenta al lettore i repertori di vendita di inizio Novecento dell’Arte della Ceramica, gli interni del negozio della società L’Arte – creata nel 1910 da Galileo e altri artisti fiorentini per la diffusione di un gusto moderno nella città toscana – e diverse pagine di un catalogo delle Fornaci San Lorenzo a Borgo San Lorenzo, risalente agli anni Venti.
Figura di assoluto rilievo sia nel periodo del Liberty che in quello successivo dell’Art Déco, Galileo Chini si è dimostrato capace di unire le nuove istanze moderniste alle proprie solide radici toscane in una commistione personalissima e affascinante, come sottolinea Valerio Terraroli nell’introduzione al testo.
E il nuovo volume di Polistampa è un ulteriore contributo alla conoscenza di un grande artista, al quale Borgo San Lorenzo, in villa Pecori Giraldi, ha dedicato un museo.
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