VICCHIO – Tra le varie pubblicazioni e celebrazioni per il 100° anniversario del terremoto del Mugello del Giugno del 1919 è forse sfuggito ai più un interessante saggio apparso sul Blog di Andrea Soglia (www.castelbolognese.org) scritto da Alessia Bruni, riguardante il contributo che la locale squadra dei pompieri, aggregata a quelle di Firenze e Roma, ha offerto in soccorso alla popolazione colpita dal sisma.
Interessanti e inedite anche le foto riguardanti Vicchio e frazioni scattate dai pompieri di Firenze e inviate alla squadra di Castel Bolognese.
A fine articolo anche un interessante aneddoto riguardante il “batacchio” della campana di Vicchio..
I pompieri di Castel Bolognese in soccorso dei terremotati di Vicchio (1919)
In occasione del centenario del terremoto del Mugello
a cura di Alessia Bruni
Link all’articolo originale contenente altre immagini e documenti:
Un devastante terremoto, di magnitudo sismico stimata 6.2, colpì una vasta area dell’Appennino Tosco-Emiliano, il 29 giugno 1919. I danni maggiori furono a Vicchio e le sue frazioni Pilarciano, Villore, Rostolena, Mirandola, Villa, Vitigliano, Rupecanina, Casole; nel capoluogo comunale furono distrutti 700 edifici su 1500, 500 case divennero inagibili e le restanti subirono danni seri. Gravi danni si ebbero a Dicomano, Borgo San Lorenzo, Barberino, Scarperia, San Piero a Sieve. Le vittime furono diverse decine.
Il sisma si scatenò alle ore 17.06 di una assolata domenica di festa per le celebrazioni di San Pietro e Paolo. Enorme fu la disperazione tra la popolazione che proprio allora si stava lentamente riprendendo dalla Prima Guerra Mondiale. I soccorsi in una zona così estesa e non facilmente raggiungibile furono difficilissimi.
La squadra dei pompieri di Castel Bolognese partì immediatamente. La comandava Arnaldo Cavallazzi, classe 1878, che era appena rientrato dalla guerra dove si era distinto per azioni di soccorso. Purtroppo non conosciamo il nome degli altri componenti della squadra.
La squadra di Castello fu ben accolta e aggregata al comando dei pompieri di Firenze.
Al termine delle operazioni, il comando dei pompieri di Firenze scrisse la seguente lettera al Comune di Castel Bolognese: ”Qual comandante la squadra di soccorso inviata sui luoghi danneggiati dal terremoto del Mugello, ed alla quale, in seguito all’ordine dell’Illmo Signor Prefetto furono aggregati i pompieri di Castelbolognese, compio il dovere di segnalare alla S. V. Illma l’opera prestata dai pompieri stessi, la quale compiuta con disciplina ed abnegazione costanti, è meritevole del più vivo elogio e fu di valido aiuto nelle numerosi demolizioni, puntellature, recuperi di mobilia, biancheria ecc. che furono eseguiti nel Paese di Vicchio e Frazioni, concorrendo all’opera che fruttò parole di encomio alla intera squadra per parte delle Autorità Superiori”.
Il Municipio di Vicchio, con lettera del 12 luglio, scrisse: “Vivamente commosso dalla prova di fratellanza e di solidarietà che codesto Municipio ha voluto dare a questa popolazione nella recente sciagura, ringrazio di vero cuore dell’invio della squadra di pompieri di codesta città; che con slancio e zelo ammirevole hanno prestato efficace opera di soccorso ed assistenza. Esprimo i più vivi sensi di gratitudine anche a nome di questa popolazione beneficata”.
Con una cartolina, datata 28 luglio 1919 e indirizzata ad Arnaldo Cavallazzi, Augusto Baldesi, per il comando dei pompieri di Firenze, salutò e ringraziò la squadra dei pompieri di Castelbolognese. Un anno dopo, nell’agosto 1920, in occasione dei funerali del capitano Augusto Baldesi, vice comandante della Società di Mutuo soccorso dei Pompieri di Firenze, morto in servizio, il segretario della società, a nome di tutta l’associazione, ringraziò i pompieri di Castello per l’intervento di una loro rappresentanza ai funerali del compianto capitano.
Scilla Cavallazzi conservava il batacchio della campana di Vicchio, che era stato donato a suo padre Arnaldo per gratitudine e ricordo.
Luca Varlani
©️ Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 4 giugno 2020