Il consistente patrimonio di arredi liturgici della pieve di San Giovanni Maggiore è attualmente conservato presso il museo “Beato Angelico” di Vicchio: tra essi spiccano la piccola tavola dipinta (frammento di una composizione più ampia) raffigurante San Giovanni Battista, opera riferita a Bernardo Daddi (1290 ca.-1348), fautore di una interpretazione elegante e dolcemente sfumata della potente lezione giottesca.

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Oltre ad ed una serie imponente di argenti, tra cui spiccano un interessante calice gotico con smalti policromi, una croce astile della stessa epoca, un elegante turibolo della fine del Settecento, esempio di arte orafa lorenese di gusto neoclassico, uno splendido e monumentale calice figurato della seconda metà del Seicento, di probabile bottega romana; ma soprattutto, particolare rilevanza presenta la piccola ma raffinatissima teca per l’ostia in argento filigranato, riferibile agli inizi del XVI secolo, comunemente ricollegata ad una bottega fiorentina, ma più probabilmente di provenienza veneziana, soprattutto per il carattere particolare della minuziosissima lavorazione della filigrana.

Conclude la raccolta vicchiese lo splendido reliquiario figurato delle martiri Venerosa e Celestina, raffinata opera di probabile bottega romana del terzo quarto del Seicento, appartenente alla collezione di reliquiari del cardinale Leopoldo de’ Medici e con tutta probabilità giunto alla pieve di San Giovanni alla metà degli anni ottanta del XVIII secolo, e, infine, una pianeta di manifattura toscana del secondo quarto del secolo XVIII, in lampasso, broccato e liséré, con lo stemma della famiglia Bardi.

(a cura di Marco Pinelli)

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