BORGO SAN LORENZO – Un nuovo saggio storico sulla prima guerra mondiale. Di questo parla l’ultimo libro firmato dagli storici borghigiani Bruno Becchi e Marco Pinelli che sarà presentato domenica 13 gennaio, alle 16.30 all’oratorio di Sant’Omobono a Borgo San Lorenzo. Durante l’evento, moderato dal giornalista e direttore de “Il Filo” Paolo Guidotti, interverranno gli autori, i collaboratori che hanno dato un contributo all’opera, come Aldo Giovannini, Marilisa Cantini, Emanuela Periccioli e Marta Morolli, l’assessore alla Cultura Cristina Becchi ed il Coro degli Alpini.
“Questo saggio – spiega Bruno Becchi, uno degli autori – nasce dopo gli eventi dedicati alla Grande Guerra a Borgo San Lorenzo. Il titolo, sicuramente molto forte e provocatorio, è stato scelto prendendo le due definizioni estreme della guerra: da quella Futurista, che la vedeva come un’occasione per fare pulizia facendo prevalere i forti, spazzando via il vecchio ed aprirsi al futuro; a quella di Papa Benedetto XV che la definì un’inutile strage. Secondo me, infatti, gli stati maggiori non avevano capito nulla. Avevano scelto di impostare una guerra solo ‘in offensiva’ credendo di chiuedere un conflitto iniziato il 28 luglio in tempo per il Natale, senza neanche preparare le trincee. E questo, come poi abbiamo visto, ha portato ad una vera e propria strage”.
Quello che traspare dal libro di Becchi e Pinelli è anche un punto di vista che non comprende solamente il coinvolgimento dell’estrema destra ma anche della sinistra, ricordando l’appoggio di esponenti come Gaetano Salvemini e Sandro Pertini che vedevano in questo conflitto un’occasione per completare l’Unità d’Italia. Nel saggio si trova anche un focus locale, scritto da Aldo Giovannini, nel quale si ricorda l’apporto del Generale Pecori Giraldi.
Il volume, che affronta aspetti importanti non solo del conflitto vero e proprio ma anche del ruolo delle donne, delle armi e delle trincee, nasce sì come saggio storico volto a non dimenticare una delle pagine più buie del mondo ma ha anche un forte messaggio pacifista, rivolto anche alla situazione mondiale attuale.
Irene De Vito
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 3 gennaio 2019
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