Lei ha interpretato un personaggio intenso e commovente. Qual è il valore della commozione e come può essere portata avanti in teatro? Io credo che l’opera teatrale sia commovente poiché parla di cose vicine a tutti noi, tocca emozioni che tutti noi abbiamo provato. Uno spettacolo come Mi amavi ancora… si presta molto coinvolgere il pubblico dato che, pur non essendo una commedia, è comunque uno spettacolo dinamico che prende lo spettatore attraverso la risata e poi rivela il proprio gusto amaro.
Il suo ruolo è quello di una donna dall’apparenza fragile ma alla fine è molto forte, poiché si intuisce che il matrimonio va avanti perché è lei a volerlo… Sì, infatti, diciamo che in Italia abbiamo molto questo tipo di cultura, per cui vediamo la donna come colei che regge la famiglia. Il mio personaggio è molto profondo, Anna ha una bellissima immagine del marito e lo ama tantissimo, al punto di scegliere di non dubitare più.
Quali sono i vostri prossimi appuntamenti? Fino ad Aprile porteremo a giro questo spettacolo in vari teatri, poi vedremo cosa ci riserverà il futuro.
Caterina Tortoli
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 13 febbraio 2020