Bellissimo piatto in maiolica policroma, su fondo bianco e raffigurante un sontuoso e dinamico pavone, circondato da elementi vegetali. L’oggetto, databile agli anni Venti, è confrontabile con lo straordinario disegno originale, di mano di Galileo; risulta straordinariamente vivo e dinamico, mosso da un andamento circolare, quasi a vortice, che riprende ritmicamente il profilo del piatto. La raffinata stilizzazione del disegno e del colore, aggiunge ulteriore fascino a questo oggetto, il cui soggetto, di sofisticata suggestione orientale, rivestiva anche un significato simbolico, caro alla cultura Art Nouveau, come è evidente ad esempio nella Stanza dei pavoni di James McNeal Whinstler del 1876/1877 o nella grande sala del castello di Sammezzano.

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