La villa-fattoria, proprietà dei Minerbetti fino dal Cinquecento, passò per via matrimoniale ai Torrigiani principi di Scilla alla metà del secolo scorso. Furono questi a commissionare la decorazione, che probabilmente si estendeva a vari ambienti, a Dario Chini.
Oggi si conserva soltanto, in un loggiato al pianterreno della villa chiuso da vetrate e adibito a limonaia, una complessa figurazione araldica che ricorda vari membri della famiglia Minerbetti vissuti nei secoli XIV – XV e le loro imprese, accanto agli stemmi dei nuovi proprietari. Fasce e motivi geometrici e vegetali policromi percorrono tutte le membrature architettoniche dell’ambiente, per continuare anche sul legno della porta.
In una losanga lobata sulla parete destra in basso è appena leggibile la firma dell’autore insieme alla data 1889. Le pitture della Villa del Corniolo offrono un esempio dello stile che veniva definito “quattrocentesco” e sono paragonabili a quelle, eseguite sempre da Dario Chini insieme al fratello Leto, nella Villa di Cafaggiolo presso Barberino di Mugello (1886 – 1887).
Scheda di Marco Pinelli
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