La direttrice è stata accolta a Barberino da Gian Piero Luchi, presidente dell’associazione culturale “Amici di Giuliano Vangi”, che l’ha accompagnata nella
visita che è terminata con la “Collezione Vangi” dove è conservata tutta la collezione di grafica, composta da circa 80 opere, che il maestro ha donato alla comunità di Barberino.
Inoltre, Okano è stata ricevuta in Municipio dal sindaco e dalla giunta comunale prima di recarsi al Palazzo Pretorio dove la bibliotecaria le ha illustrato le grafiche del maestro esposte, e le altre conservate in una apposita cassettiera, ma a disposizione per la consultazione. Ha così potuto ammirare le opere del maestro che in originale non aveva mai visto. Tra l’altro, sfogliando l’attività del maestro e
dell’associazione, inserite nel tavolo multumediale, si è rivista in alcune foto insieme alla sua famiglia che è proprietaria del Museo, scattate qualche
anno fa in occasione della visita di alcuni soci Vangi al Museo giapponese.
Prima di trasferirsi a Vicchio per visitare la Casa di Giotto, Okano si è intrattenuta con il presidente dell’associazione “Amici di Vangi” per discutere e confrontarsi su possibili future collaborazioni tra Barberino e Mishima sia per le rispettive attività culturali che per l’ipotesi di realizzazione a Barberino di un Centro Culturale intitolato a Vangi. Un Centro di studio e di ricerca che, in collaborazione con istituti culturali pubblici e privati si rivolge in particolare ai giovani con la sua sollecitazione/proposta di lavoro artistico e intellettuale. Le attività proposte dal Centro saranno indirizzate anche a favorire contatti e scambi culturali internazionali, in primo luogo con il Vangi Museum di Mishima.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 14 settembre 2018