Là, oltre la collina, ove tu sei, corre il mio pensiero,
per dirti il mio bisogno di esser preso per mano,
di essere accompagnato alla ricerca della breccia
che disveli il senso dell’umano viaggio.
Lo vedi come la meta si approssima,
come il mistero si infittisce,
i sensi si spaurano,
l’equilibrio lascia il posto alla vertigine?
Suvvia, additami ove volgere lo sguardo,
in attesa
di un soffio che agiti la calma ombrosa della fronda,
di un lampo che squarci l’oscurità fitta della notte,
di un grido che rompa il silenzio tremulo del buio
Conducimi nello spazio intimo dell’incoscienza,
del sonno che si fa sogno d’interiorità,
del tempo che si fa tempio di spiritualità.
Ma l’ora già volge al tramonto, il sole adagia i suoi riflessi
là, oltre la collina, ove tu sei,
ove ti cerca il mio pensiero,
ove il crepuscolo a poco a poco si fa sera.
Bruno Becchi
Foto di Massimiliano Nardoni
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 24 ottobre 2022