BORGO SAN LORENZO – Stefania Russo è nata a Milano ma da ormai dodici anni vive a Modena insieme alla sua famiglia. Oltre a prendersi cura dei suoi figli e a scrivere romanzi, studia Lettere Moderne e legge assiduamente. Sabato 14 novembre alle 16.00 in diretta Facebook sulla pagina di Ingorgo Letterario presenta “Non è mai troppo tardi” con la partecipazione di Emanuela Periccioli della Banca del tempo di Borgo San Lorenzo.

Stefania, cos’è per te l’ispirazione (se esiste)? Mi rendo conto che nell’immaginario collettivo il mestiere dello scrittore si identifichi in una sorta di vocazione illuminata alla quale non è possibile resistere. Nella realtà dei fatti, quando la scrittura diventa una professione, questa, più che con l’ispirazione, ha a che fare con la disciplina: l’allenamento e l’esercizio quotidiano alla scrittura è una parte fondamentale del lavoro di chi elabora testi, che non hanno bisogno di essere stesi sotto l’influsso di una particolare stella ispirazionale quanto più di una buona dose di energia e di senso del dovere.

Hai un metodo di scrittura? Se sì, è cambiato negli anni? Sono ancora agli inizi per cui mi è difficile dire cosa sia cambiato in questi pochi anni di approccio alla scrittura. Un tempo, questo lo posso dire, pianificavo molto di più. Adesso il più delle volte mi lascio trasportare, e in generale mi sembra che i risultati acquistino maggiore efficacia.

Dove scrivi? Quasi sempre nel mio studio. Nessuna stanzetta buia o mansarda polverosa per me.

Hai dei rituali di preparazione alla sessione di scrittura? No. Mi siedo, apro il pc e scrivo. Forse toglierò un po’ di romanticismo all’immagine di un autore al lavoro, ma nel mio caso posso garantire che è esattamente così, né più né meno.

Ti imponi un numero di battute o raccogli quello che viene? Non mi impongo assolutamente mai nulla. Credo che sarebbe la morte definitiva della creatività. A volte in una sessione si scrivono diecimila battute, altre volte duemila, altre volte si apre il pc e si rimane a fissarlo: va bene così.

Qual è l’autore che più ti ha influenzato? Non credo esista un autore che mi abbia influenzato. Naturalmente ci sono degli scrittori che amo e dei quali non mi perdo una pubblicazione, ma sono autori così bravi e così enormi che non mi azzardo nemmeno ad accostarmi a loro.

Che libro stai leggendo? In questo momento sto leggendo “La città dei vivi” di Nicola Lagioia.

Andrea Tagliaferri
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 12 Novembre 2020

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