BORGO SAN LORENZO – Da qualche giorno è stato pubblicato un nuovo libro sul Mugello. Su un Mugello particolare, finora mai approfondito, il Mugello nelle sue vicende politiche ed elettorali durante gli ultimi decenni. Si intitola: “Fine dell’egemonia di sinistra? Il Mugello da roccaforte rossa a terra non più inespugnabile”, lo ha edito “Il Filo”, e lo ha scritto Matteo Guidotti, giovane laureato in Scienze Politiche (articolo qui). Che, anche attraverso le testimonianze di numerosi protagonisti della storia politica mugellana recente, racconta le caratteristiche di una delle zone più “rosse” d’Italia, soffermandosi sull’egemonia del PCI nei suoi diversi aspetti -le manifestazioni, le Feste dell’Unità, la militanza, le cinghie di trasmissione-, ma anche degli altri partiti e delle amministrazioni locali. Con una particolare attenzione agli andamenti elettorali.

Il libro lo si trova nelle librerie e nelle edicole di Borgo San Lorenzo, e presto lo sarà anche nelle principali edicole mugellane.

All’autore abbiamo posto alcune domande.

Com’è nata l’idea di questo tema? All’inizio, pensando all’argomento della tesi di laurea stavo valutando varie opzioni, magari qualcosa sugli Stati Uniti oppure il tema del populismo, o qualche argomento più “periferico”, sia territorialmente che come idea. Fu il mio professore a propormi di fare qualcosa sul Mugello. Feci le prime ricerche, chiesi consiglio a qualche persona, e tra queste Adriano Gasparrini, e iniziai a lavorarci con la modalità “vediamo un po’”. Quando poi mi venne l’idea di “intervistare” una serie di personaggi che avevano avuto ruoli di rilievo nella politica mugellana, l’idea mi ha definitivamente catturato. Perché quelle chiacchierate sono state interessantissime e mi hanno insegnato molto, oltre a darmi un notevole quantità di spunti e di notizie.

E l’idea di pubblicare un libro? Quella è venuta successivamente, un po’ per impulso sempre di altre persone, un po’ perché quando andai a iscrivermi a un concorso pubblico vidi che davano punti in più a chi aveva fatto pubblicazioni… A parte gli scherzi, a convincermi è stata la constatazione che in Mugello mancava un libro sulla storia politica locale degli ultimi decenni. Faccio un esempio: ho dovuto dannarmi per trovare l’elenco dei sindaci che si sono succeduti nei nostri comuni dal dopoguerra ad oggi. Adesso c’è una comoda tabella nel libro, che li ricomprende tutti.

Ma il libro è il testo della tesi? O c’è qualcosa di diverso? E’ il testo della tesi, ma un po’ ridotto e “ammorbidito”. Sono state tolte alcune parti più tecniche e forse più noiose -ad esempio il funzionamento delle leggi elettorali- per dare più rilevanza all’argomento Mugello e ai risvolti locali. E soprattutto l’ho arricchito con moltissime fotografie.

In effetti l’apparato fotografico è notevole, con immagini molto belle… Esatto. E’ stata sicuramente la cosa che mi ha preso più tempo, ma grazie alla disponibilità di molte persone sono riuscito a reperire tante foto storiche, molte delle quali inedite, che sono oggettivamente straordinarie. Sia per chi quei tempi li ha vissuti, sia soprattutto per chi, come me, non aveva avuto, per ragioni anagrafiche, contatti “visuali” con quelle vicende, iniziative e personaggi.

Una straordinarie e inedita immagine contenuta nel libro. Siamo nel 1955, alla Festa dell’Unità di Borgo San Lorenzo. Notare il ritratto di Stalin e lo stand della “cellula” di Lutiano, piccolo centro nelle campagne borghigiane.

Prima che tutto si fermasse causa coronavirus c’era anche una mezza idea di “approfittare” del libro per poter realizzare anche una mostra con altre foto storiche, documenti, manifesti. Chissà che non si possa fare in futuro, e magari se qualcuno avesse del materiale che potrebbe essere interessante da esporre mi contatti pure (matteo.guidotti1@gmail.com). Degli anni più recenti invece ci sono le foto di numerosi sindaci e giunte, per fare memoria dell’attualità, di persone che, comunque la si pensi da un punto di vista politico, hanno svolto e svolgono un ruolo importante per i nostri paesi.

Il sindaco di Firenzuola Claudio Corbatti con il presidente della Provincia Matteo Renzi
Elezioni comunali di Borgo San Lorenzo, le liste civiche insieme, con Piera Ballabio, candidata sindaco e Carlo Incagli

 

La Giunta di Vicchio, 1999, sindaco Alessandro Bolognesi. Con lui il giovane assessore Filippo Carlà Campa, insieme Rossella Mori, Clotilde Giurleo e Fabio Cipriani (Foto Germogli)

Qual è la tesi di fondo contenuta nel testo? Non sono bravo a riassumere, visto che son state necessarie 300 pagine per esprimere, spero, un concetto. Il concetto per cui, a causa di molte ragioni che provo a ripercorrere e analizzare, anche un territorio come il Mugello, storicamente “rosso”, si vada normalizzando, ovvero perda progressivamente quella sua specificità per avvicinarsi di più a ciò che accade in altri luoghi. Ciò non vuol dire che domani il Mugello diventerà leghista. Ma possono esservi (anzi, le abbiamo già intraviste) tendenze che indeboliscano la tradizione di questo territorio. Certo, con tutti i distinguo del caso, con le sensibili differenze politiche tra Alto e Basso Mugello, e con il riconoscimento che se da qualche parte, qualcosa, anche se poco, di una vecchia tradizione rimane, il Mugello è uno di quei luoghi.

Che effetto fa a un giovane rileggere gli eventi politico-amministrativi mugellani degli ultimi decenni? E c’è qualcosa che ti ha particolarmente colpito o sorpreso? L’effetto è quello di trovarsi di fronte a un altro tipo di mondo, di qualcosa che non c’è più. Come sentir parlare di macchine da scrivere, o di vinili. Ma se i vecchi dischi a 33 giri stanno tornando in voga, la politica come veniva fatta una volta è una cosa che non potrà tornare, nel bene e nel male. La diversa partecipazione della popolazione alla vita politica è la prima cosa che fa effetto, soprattutto se comparata alla partecipazione di oggi pressoché inesistente. E poi il diverso tipo di comunicazione, con i manifesti a far da padrone -basti vedere la copertina del libro che mostra un’immagine di Barberino negli anni ’50, con le logge medicee tappezzate di manifesti elettorali-.
Ma la cosa che più mi ha colpito è quel che era il controllo capillare del territorio, soprattutto da parte del Partito Comunista. Paolo Cocchi, nella nostra chiacchierata politica mi ha detto: “Sapevamo come votavano tutti”. Questa cosa mi impressiona, e fa riflettere, soprattutto in tempi di propagande russe vere o presunte, Cambridge Analytica, o della celebre App Immuni. Tutto questo ci dice che puoi avere tutta la tecnologia più avanzata del mondo, ma per conoscere veramente le persone e cosa pensano, devi averci un rapporto vero. Umano.

E’ un libro da addetti ai lavori? Sicuramente gli addetti ai lavori, ovvero amministratori (presenti e passati, e magari anche futuri) e appassionati di politica locale potranno trovarvi cose interessanti, ma credo che possa essere utile anche alle persone che non hanno la politica al primo posto dei loro pensieri: ricordare un po’ di storia del luogo in cui vivono, ritrovare nomi, vicende ed immagini, scoprire come si faceva politica in un territorio particolare come il Mugello ai tempi dei loro genitori o nonni, sia comunque una cosa della quale valga la pena.

© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 16 maggio 2020

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