DICOMANO – La Madonna dello Spedale è l’opera più antica dell’oratorio di Sant’Onofrio a Dicomano.
Traslato qui fra il 1835 e il 1840 dal demolito hospitale per i pellegrini, l’affresco appare raccolto in una ricca cornice a raggiera di gusto barocco. Questo pregevole esempio di intaglio di grandi dimensioni (metri 5,75×3,10) crea un effetto di grande suggestione sul dipinto e nonostante la discordanza degli stili, rende prestigio all’immagine che racchiude. L’irregolarità dei raggi emergenti da un compatto stuolo di nubi sembra esaltare il senso di luce, il bagliore divino che scaturisce dall’immagine custodita.

L’opera a fresco raccolta in questo scrigno di legno dorato, raffigura la Madonna col Bambino, dipinta con la veste rossa ed il manto azzurro, impreziosito da stelle dorate. Il Bambino sta in piedi sul ginocchio destro della Vergine, indossa una tunichetta a stringhe e mostra un cartiglio nella mano sinistra in cui si legge Rex Mariae Filius. L’opera potrebbe appartenere ad un ignoto pittore di scuola fiorentina ma lo stato del dipinto, più volte rimaneggiato, lascia supporre che l’immagine sia molto più antica. Vi si rilevano infatti, alcune analogie con pitture adottate in chiese siriane e dell’Anatolia; i tratti dei volti, in particolare le arcate sopraciliari, richiamano a soluzioni adottate dal Maestro della Maddalena nel XIII secolo o dal Maestro di Sant’Agata verso la metà del XV secolo.
scheda e foto di Massimo Certini
©️ Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – ottobre 2020